LE NUOVE DISPOSIZIONI DEL GOVERNO CONTRO IL CORONAVIRUS - IL DECRETO LEGGE DEL 16/3/2020
di Pierluigi Tessaro
Con un Decreto Legge emanato lunedì 16 marzo, il Governo ha emanato un nuovo provvedimento denominato "Cura Italia" contro l’emergenza causata dal Coronavirus, con un intervento di oltre 25 miliardi di euro. Fra le misure adottate, in primis la sospensione dei versamenti delle ritenute e dei contributi previdenziali ed assistenziali, nonché dei premi per l'assicurazione obbligatoria.
L’ATTRIBUZIONE PERCENTUALE DELLE QUOTE DI PROGRESSIONI ORIZZONTALI: ART. 23 COMMA 2 DEL D.LGS. 150/2009 (C.D. RIFORMA BRUNETTA)
di Donato Benedetti
L’ OSMOSI DEI FONDI DESTINATI ALLA CONTRATTAZIONE DECENTRATA
Di Donato Benedetti
LA CORRETTA GESTIONE DEL FONDO E DELLA CONTRATTAZIONE DECENTRATA
Di Donato Benedetti
NUOVO ASSETTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE ENTRO IL 20 MAGGIO 2019
di Donato Benedetti
A tale proposito voglio ricordare ai lettori della rivista l’art.13 – comma 3 – del CCNL suddetto, il quale sancisce che entro il 20 maggio 2019 le P.A. del comparto interessato hanno l’obbligo di definire il nuovo assetto delle posizioni organizzative. Esemplifico per sommi capi i principi generali della nuova disciplina, mutuandola in parte dal documento ANCI qui allegato, che vi segnalo per la sua completezza.
di Donato Benedetti
La Ragioneria Generale dello Stato, ricorda sul suo sito web, che la Legge 30 dicembre 2018, n. 145 (Legge di Bilancio 2019) al comma 440 dell’articolo 1, prevede che, nelle more della definizione dei contratti collettivi di lavoro e dei provvedimenti negoziali relativi al triennio 2019-2021, si dà luogo, in deroga alle procedure previste dai rispettivi ordinamenti, all’erogazione dell’anticipazione di cui all’articolo 47-bis, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e s.m.i., nonché degli analoghi trattamenti disciplinati dai provvedimenti negoziali relativi al personale in regime di diritto pubblico, nella seguente misura mensile percentuale rispetto agli stipendi tabellari:
- dal 1° aprile al 30 giugno 2019 0,42%
- dal 1° luglio 2019 0,7%
Pubblicazione del massimario dei rilievi dei servizi ispettivi di finanza pubblica
di Donato Benedetti
Riteniamo di fare cosa gradita, informando i nostri lettori, che il 19 luglio la Ragioneria Generale dello Stato ha reso disponibile il massimario dei rilievi e alcuni dati relativi alle attività dei Servizi Ispettivi di Finanza Pubblica.
Compensi degli avvocati pubblici. Note a margine di una sentenza del Tar Toscana
a cura di Amedeo Di Filippo
Con la sentenza n. 355 del 9 marzo 2017, il Tar Toscana ha giudicato il ricorso presentato dagli avvocati dipendenti del Comune di Firenze per l'accertamento dell'inadempimento del Comune all'obbligo di emanare il regolamento di cui all'art. 9, commi 5, 6, 7 e 8, del D.L. n. 90/2014 convertito dalla Legge n. 114/2014, indispensabile per l'erogazione dei compensi professionali, e per la condanna all'adozione di tutto quanto necessario all'emanazione del regolamento stesso. Singolare l’epilogo della pronuncia: il Tar accoglie le tesi dei ricorrenti e “ordina” al Comune di provvedere all’adozione del regolamento entro il termine di sessanta giorni dalla comunicazione o notificazione della sentenza, fatta salva la possibilità che al medesimo risultato si pervenga per via di contrattazione decentrata. Si riserva la nomina del commissario ad acta alla eventuale sede dell’ottemperanza. Comune condannato anche alla rifusione delle spese processuali, oltre agli accessori di legge.
Dott. Pietro Rizzo
Le sezioni unite intervengono sul principio di scissione soggettiva delle notificazioni
Con l’innovativa sentenza n. 24822 del 9 dicembre 2015, le Sezioni Unite della Corte di Cassazione sono intervenute sui limiti di estensione del principio della diversa decorrenza degli effetti della notificazione nelle sfere giuridiche, rispettivamente, del notificante e del destinatario (c.d. “principio della scissione soggettiva del momento perfezionativo del procedimento notificatorio”).
Dott. Pietro Rizzo
L’impegno di spesa è sempre necessario
E’ la carenza del regolare impegno di spesa a causare il danno nel caso di riconoscimento di un debito fuori bilancio scaturente da una sentenza esecutiva. Questo è quello che emerge dalla recente sentenza n. 22 del 18 gennaio scorso della Prima Sezione Giurisdizionale Centrale della Corte dei Conti.
Dott. Pietro Rizzo
Il reato di indebita induzione a dare o promettere utilità
La legge n. 190 del 6 novembre 2012, comunemente nota come “legge Severino”, ha ridisegnato l’intera politica di contrasto al fenomeno corruttivo, introducendo, fra l’altro, l’art. 319-quater del Codice Penale “Indebita induzione a dare o promettere utilità”, strutturato in due commi.
Dott. Pietro Rizzo
Obblighi antiriciclaggio dei Comuni (parte 2)
Il Decreto del Ministro dell’Interno del 25 settembre scorso "Determinazione degli indicatori di anomalia al fine di agevolare l'individuazione delle operazioni sospette di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo da parte degli uffici della pubblica amministrazione", emanato in attuazione del D.lgs. 21 novembre 2007, n. 231 -“Attuazione della direttiva 2005/60/CE concernente la prevenzione dell'utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo nonché della direttiva 2006/70/CE che ne reca misure di esecuzione”- disciplina espressamente alcune ipotesi nche possono essere sintomatiche di operazioni di riciclaggio.
Dott. Pietro Rizzo
Obblighi antiriciclaggio dei Comuni
Con l'emanazione del Decreto del Ministro dell’Interno del 25 settembre scorso (pubblicato sulla «Gazzetta ufficiale» 233 del 7 ottobre), concernente la"Determinazione degli indicatori di anomalia al fine di agevolare l'individuazione delle operazioni sospette di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo da parte degli uffici della pubblica amministrazione", sono stati previsti ulteriori delicati e gravosi obblighi per le Pubbliche Amministrazioni ed in particolare per gli Enti Locali.
Dott. Pietro Rizzo
Il ritardo ingiustificato nell’adempimento oltre i trenta giorni dalla richiesta configura il reato di omissione di atti d’ufficio
Il ritardo nel rispondere ad una istanza di un privato, se non è data comunicazione con i motivi del ritardo, configura il reato di omissione di atti d’ufficio. Questo è quello che ha recentemente ribadito la Sesta Sezione penale della Corte di Cassazione con la sentenza n. 42610 del 22 ottobre 2015, seguendo la pacifica linea interpretativa tracciata dalla Suprema Corte, che ha ormai da tempo stabilito il principio secondo cui, in tema di delitto di omissione di atti d'ufficio, il formarsi del silenzio-rifiuto alla scadenza del termine di trenta giorni dalla richiesta del privato costituisce un inadempimento integrante la condotta omissiva richiesta per la configurazione della fattispecie incriminatrice (Corte di Cassazione Sezione 6, n. 45629 del 17/10/2013, dep. 13/11/2013; Sezione 6, n. 7348 del 24/11/2009, dep. 2010; Sezione 6, n. 5691 del 06/04/2000).
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