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Archivio "Pensioni e Previdenza"

Corte Costituzionale e Valore Sociale delle Coppie di Fatto

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Corte Costituzionale e Valore Sociale delle Coppie di Fatto

Dott. Villiam Zanoni

pensioniprevDopo la pausa feriale la Corte Costituzionale ci ha regalato una ennesima sorpresa. In verità la decisione era già stata presa il 5 luglio 2016, ma la sentenza n° 213/2016 con le relative motivazioni è stata depositata il 23 settembre e pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 28 settembre, per cui oggi siamo in grado di commentare la vicenda. Il dato di fatto da cui è nata la controversia e le modalità con cui si è sviluppata sono abbastanza curiosi per una serie di fattispecie.

Usuranti: si prospettano novità dal 01.01.2017

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Usuranti: si prospettano novità dal 01.01.2017

Dott. Francesco Disano

pensioniprevUna delle possibili  “ varianti “, correttiva  alla Legge Fornero, che potrebbe essere  introdotta  nella prossima  legge  di stabilità per l’anno  2017  riguarda alcuni benefici per coloro  che svolgono attività definite ai sensi del decreto  legislativo n.  67/2011 come particolarmente faticose ed usuranti o notturni. Si tratta di uno degli eventuali  possibili  correttivi in arrivo,  sebbene una  decisione definitiva sarà adottata  nei prossimi giorni, in  occasione  degli incontri con le  organizzazioni  sindacali.

Ulteriori riflessioni sulla circolare n° 58/2016 dell’INPS

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Ulteriori riflessioni sulla circolare n° 58/2016 dell’INPS (Chiarimenti sul sistema contributivo, misto e retributivo e sul massimale)

Dott. Villiam Zanoni

pensioniprevIn attesa delle novità che sicuramente saranno inserite nella prossima “Legge di Bilancio” ed in assenza di altre significative novità, torno sull’argomento relativo alla circolare INPS n° 58 del 1 aprile 2016, poiché sulla base di diversi quesiti che mi sono stati posti mi pare che le idee in circolazione siano tante e confuse. Preme innanzitutto sottolineare che detta circolare contiene 2 blocchi di problemi assolutamente diversi per ambito di applicazione e per criteri di interpretazione:

-          uno riguarda il meccanismo attraverso il quale applicare o meno il “massimale” (100.324,00 euro per il 2016) di retribuzione imponibile nel “sistema contributivo” (punti da 1 a 4 della circolare;

-          l’altro riguarda il criterio di calcolo (ma non solo) delle pensioni della Gestione Pubblici Dipendenti in funzione della anzianità contributiva al 31.12.1995 (retributivo, misto o contributivo) (punto 5 della circolare.

La Corte torna sui suoi passi e forse fa una inversione a U

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Dott. Villiam Zanoni

La Corte torna sui suoi passi e forse fa una inversione a U

pensioniprevCi siamo più volte occupati l’anno scorso di tutta una serie di effetti che sono scaturiti da un pronunciamento della Corte Costituzionale (sentenza n° 70/2015) che aveva ad oggetto gli interventi normativi dell’emergenza contenuti nel decreto “salva Italia”, ed in particolare il blocco temporaneo del meccanismo di adeguamento al costo vita per le pensioni di importo superiore a 3 volte in trattamento minimo, dichiarato illegittimo. Altrettanto avevamo fatto in passato in occasione di altri pronunciamenti della stessa Corte, in particolare quando un’altra sentenza (n° 116/2013) si pronunciò sulla stessa normativa nella parte in cui modificava manovra estiva del 2011 (D.L: n° 98/2011) introducendo il contributo di solidarietà dichiarandolo illegittimo.

Calcolo parallelo con doppia simulazione degli assegni di quiescenza

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Dott. Francesco Disano

Calcolo  parallelo con  doppia  simulazione degli assegni di quiescenza

pensioniprevCon  il  messaggio  n. 2214 del  19.05.2016  ( non pubblicato, peraltro,  sul proprio  sito  istituzionale ), l’Inps ha diramato  ulteriori istruzioni operative in ordine all'applicazione delle novità introdotte dai commi 707 e 708  dell’art. 1  della Legge  n. 190/2014 (finanziaria 2015), riguardanti il calcolo della  misura del  trattamento pensionistico dei   dipendenti   cosiddetti  "ex retributivi"La riforma del 2011 ( legge  Fornero ) ha introdotto,  dal 2012,  la quota contributiva anche per quei soggetti  che, avendo  alla data del  31.12.1995   almeno  18  anni  di contribuzione, non erano stati interessati fino ad allora dal sistema contributivo. Questa  novità ha  comportato   come, fatto  consequenziale, che spesse volte ci  si  è trovati di  fronte  alla l'erogazione di trattamenti pensionistici di maggior favore, perché gli  interessati  hanno  potuto sommare  ai benefici di una pensione calcolata con le regole del sistema interamente retributivo anche  quote aggiuntive calcolate con il sistema contributivo.

L’art. 2 della Legge n.29/79 - Ricongiunzione in entrata

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Dott. Francesco Disano

L’art. 2 della Legge n.29/79 - Ricongiunzione in entrata  

pensioniprevLa ricongiunzione dei contributi è un istituto che permette, a chi ha posizioni assicurative in gestioni previdenziali diverse, di riunire, mediante trasferimento, tutti i periodi contributivi presso un’unica gestione, allo scopo di ottenere una sola pensione. La  norma stabilisce quale destinatario “il lavoratore che possa far valere periodi di iscrizione nell'assicurazione generale obbligatoria per l'invalidità, la vecchiaia ed i superstiti dei ....lavoratori dipendenti, ovvero in forme obbligatorie di previdenza sostitutive dell'assicurazione generale obbligatoria predetta o che abbiano dato luogo all'esclusione o all'esonero da detta assicurazione, ovvero nelle gestioni speciali per i lavoratori autonomi gestite dall'INPS, può chiedere in qualsiasi momento, ai fini del diritto e della misura di un'unica pensione, la ricongiunzione presso la gestione in cui risulti iscritto all'atto della domanda, ovvero presso una gestione nella quale possa far valere almeno otto anni di contribuzione versata in  costanza di effettiva attività lavorativa, di tutti i periodi di contribuzione obbligatoria, volontaria e figurativa dei quali sia titolare.”

Cessazioni pubblici dipendenti: qualche risposta dalla giurisprudenza

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Dott. Villiam Zanoni

Cessazioni pubblici dipendenti: qualche risposta dalla giurisprudenza

pensioniprevSono uscite nei giorni scorsi alcune sentenze, un po’ in sordina, che hanno forse scritto la parola fine in ordine ai più recenti provvedimenti che hanno coinvolto i pubblici dipendenti in relazione ai meccanismi di collocamento a riposo. Due di queste, in particolare, (Cassazione n° 11595/2016 e n° 11859/2016) hanno avuto ad oggetto la risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro ai sensi dell’articolo 72, comma 11, del D.L. n° 112/2008 e, pur con esiti diversi, sono state incernierate incidentalmente su alcuni elementi comuni. La fattispecie relativa alla prima sentenza riguardava 2 lavoratori licenziati nel 2008 a fronte della esistenza dei 40 anni di contribuzione, i quali hanno contestato la illegittimità del provvedimento sia in relazione alla normativa italiana, sia in relazione alla normativa comunitaria.

Le invalidità pensionabili nel pubblico impiego

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Dott. Francesco Disano

Le invalidità pensionabili nel pubblico impiego

pensioniprevA  decorrere  dal 1° gennaio 1996  la  legge  n. 335/1995( c.d. “legge  Dini “)  ha   esteso   ai  dipendenti  della pubblica  amministrazione  la pensione di inabilità prevista già,  da  molto tempo,  per la generalità dei lavoratori del settore privato. Occorre,  però,  precisare  subito   che le prestazioni previdenziali di inabilità per i dipendenti  iscritti alle Casse Ex-Inpdap sono molto diverse da quelle riconosciute alla generalità dei lavoratori dipendenti e autonomi.

Le nuove modalita’ di liquidazione delle pensioni: Viaggio nel futuro o ritorno al passato?

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Dott. Villiam Zanoni

Le nuove modalita’ di liquidazione delle pensioni: Viaggio nel futuro o ritorno al passato?

pensioniprevSono già passati oltre due mesi dalla emanazione della circolare n° 54 del 22 marzo 2016 e tutto sembra apparentemente tranquillo, ma a volte non c’è nulla di peggio del silenzio. Mi riferisco ovviamente alle nuove modalità di liquidazione delle pensioni ex INPDAP (tranne al momento che per la Cassa Stato) che con quella circolare sembra aver assunto il suo assetto definitivo dopo che con la circolare n° 110 del 28 maggio 2015 è stata avviata una sperimentazione su alcune sedi.

L’ultima data utile del 31.12.2016. I prepensionamenti pubblici conseguenti a riduzione degli organici

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Dott. Francesco Disano

L’ultima data utile del 31.12.2016. I prepensionamenti pubblici conseguenti a riduzione degli organici

pensioniprevIl  decreto legge 31.08.2013, n. 101, convertito in legge 30.102013 n. 125, ha annoverato  rilevanti  novità in materia di rideterminazione e rivisitazione delle dotazioni organiche nelle pubbliche amministrazioni. La norma, specificatamente, prevede, nelle  specifiche  situazioni ove  si concretizzano casi di dichiarazione di eccedenza di personale per ragioni funzionali o finanziarie, la possibilità di utilizzare la normativa speciale recata dal decreto legge  06.07.2012,  n. 95 (cosiddetta “ spending review “), per cui al personale dichiarato eccedentario si applica la risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro, con conseguente accesso, per coloro che ne abbiano i requisiti, al trattamento pensionistico in base alla disciplina vigente prima dell’entrata in vigore della riforma Fornero  (Legge 22.12.2011 n. 214 ).

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