Dott. Francesco Disano
Riflessi sul trattamento pensionistico del congedo di maternità e paternità obbligatorio e facoltativo
Con l’entrata in vigore del Decreto Legislativo 26.03.2001, n. 151, recante il Testo Unico delle disposizioni legislative vigenti in tema di tutela e sostegno della maternità, sono state apportate significative innovazioni rispetto alla normativa preesistente, con riguardo, in particolare,sia al riconoscimento della contribuzione figurativa relativa ai periodi di astensione obbligatoria per maternità, sia alla facoltà di chiedere il riscatto per periodi corrispondenti all’astensione facoltativa per maternità, relativi ad eventi verificatisi al di fuori del rapporto di lavoro, indipendentemente dalla loro collocazione temporale.
Dott. Villiam Zanoni
Il colpo di coda degli esodati in attesa della settima salvaguardia
Fra le tante vicende che stanno caratterizzando la legge di stabilità in discussione alla Commissione bilancio del Senato, ve ne è una che ha catturato l’attenzione dei media e di molti addetti ai lavori. Mi riferisco alla settima salvaguardia degli esodati che prima ancora di essere completamente definita e di entrare in vigore ha già generato contrapposte valutazioni: da un lato il Ministro del lavoro Poletti ha affermato che questa dovrebbe essere la soluzione strutturale del problema, dall’altro il presidente dell’INPS Boeri continua a dire che il problema rimane aperto proponendo le sue ricette.
Dott. Francesco Disano
La pensione di inabilità nel pubblico impiego
Le norme vigenti nel pubblico impiego prevedono diversi trattamenti di inabilità, le cui differenze sostanziali riguardano i requisiti di accesso e le modalità di calcolo. A differenza del settore privato, ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni è preclusa la possibilità di richiedere l'assegno ordinario di invalidità ; inoltre, nel caso in cui si verifica il riconoscimento dello stato di inabilità pensionabile, il dipendente pubblico iscritto all’Inps – Gestione dipendenti pubblici ( ex Inpdap ) viene dispensato dal servizio, con risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro da parte della propria amministrazione di appartenenza.
La parità di genere e lo strabismo della Pubblica Amministrazione
di Villiam Zanoni
Il problema della parità (o della disparità) di genere occupa da diversi anni le vicende lavoristiche e pensionistiche dei lavoratori italiani, vicende che paradossalmente hanno trovato nuova linfa in seguito alla entrata in vigore della riforma Fornero. Nel settore privato, all’interno del quale none esiste alcun limite di età ordinamentale che imponga al datore di lavoro determinati comportamenti, il problema è tutto di natura lavoristica e trova la sua regolamentazione da un lato nelle norme sulle pari opportunità, e dall’altro nelle norme sul licenziamento per giusta causa, a nulla rilevando il fatto che fino al 31 dicembre 2017 le donne possano accedere alla pensione di vecchiaia con età pensionabili inferiori a quella prevista per gli uomini o alla pensione anticipata con requisiti contributivi altrettanto inferiori.
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