di Salvio Biancardi
Le spese economali e di rappresentanza vanno sempre monitorate con la massima attenzione per evitare il rischio di un giudizio di conto che potrebbe portare all’addebito delle suddette spese a carico dell’economo.
La recente sentenza della sezione giurisdizionale per la Regione Calabria, n. 139/2024, assume particolare interesse poiché fornisce un decalogo da seguire per evitare l’instaurarsi del citato giudizio.
di Pierluigi Tessaro
I buoni pasto, o ticket restaurant, sono ormai entrati a pieno titolo nelle politiche di welfare delle realtà aziendali, pubbliche e private. Si tratta di strumenti di pagamento alternativi al denaro che le amministrazioni concedono ai propri dipendenti come servizio sostitutivo della mensa aziendale.
Sono, quindi, esclusi dagli istituti contrattuali perché non incidono sul trattamento economico fondamentale riconosciuto al lavoratore.
di Pierluigi Tessaro
L’articolo 1, comma 15, della legge di bilancio 2024, n. 213 del 30/12/2023, ha confermato lo sgravio contributivo stabilito dall’articolo 39 del D.L. n. 48 del 4/5/2023, ovvero 7% se l’imponibile contributivo non supera € 1.923, 6% per imponibili previdenziali mensili eccedenti € 1.923 e fino a € 2.692.
L’esonero contributivo, introdotto nel 2022 dall’art. 1, comma 121, della legge di Bilancio 2022, n. 234 del 30/12/2021, nella misura dello 0,8% e attribuito in presenza di un imponibile previdenziale non superiore a € 2.692, è stato poi innalzato al 2% a partire dal mese di luglio 2022 sulla base dell’art. 20 del D.L. n. 115 del 9/8/2022.
di Pierluigi Tessaro
Con la sentenza n. 19703/2023, la Corte di Cassazione ha stabilito la nullità dei contratti decentrati posti in essere in contrasto con le disposizioni del contratto nazionale di riferimento.
Nel caso esaminato dalla Corte, le progressioni orizzontali, definite nei nuovi ccnl 2019-2021 differenziali economici di professionalità, erano state attribuite con il solo requisito dell’anzianità di servizio.
IL D.L. N. 48 DEL 4/5/2023 PORTERÀ UN’ULTERIORE RIDUZIONE DEL CARICO PREVIDENZIALE
di Pierluigi Tessaro
Con l’approvazione del Decreto Legge n. 48, “Misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro”, il Governo è intervenuto con molte novità in materia di lavoro, stanziando oltre 4 miliardi di euro a favore dei lavoratori dipendenti e tagliando di altri 4 punti percentuali il cuneo previdenziale.
L’art. 39 del D.L. n. 48/2023 dispone, per i periodi di paga 1/7/2023-31/12/2023, l’incremento di 4 punti percentuali di sgravio sulla quota dei contributi previdenziali per l'invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore, di cui all’art. 1, comma 281, della legge 29 dicembre 2022, n. 197.
Lo sgravio non avrà effetto, però, sulla tredicesima mensilità.
a cura di Pierluigi Tessaro
Il 2 novembre 2022 è stato approvato in via definitiva il contratto del comparto Sanità triennio 2019 – 2021.
Si tratta del secondo contratto sottoscritto dopo quello delle Funzioni Centrali, partorito dopo lunghe e complesse trattative fra l’Aran e le Organizzazioni sindacali e oggetto, inoltre, di ulteriori rilevazioni da parte del Ministero dell’Economia e Finanze che aveva obiettato sulle coperture economiche degli aumenti e sul nuovo sistema degli ordinamenti professionali.
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