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Archivio "Area Risorse Umane"

Obblighi antiriciclaggio dei Comuni (parte 2)

Scritto da

Dott. Pietro Rizzo

Obblighi antiriciclaggio dei Comuni (parte 2)

risorse umaneIl Decreto del Ministro dell’Interno del 25 settembre scorso "Determinazione degli indicatori di anomalia al fine di agevolare l'individuazione delle operazioni sospette di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo da parte degli uffici della pubblica amministrazione", emanato in attuazione del  D.lgs. 21 novembre 2007, n. 231 -“Attuazione della direttiva 2005/60/CE concernente la prevenzione dell'utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo nonché della direttiva 2006/70/CE che ne reca misure di esecuzione”- disciplina espressamente alcune ipotesi nche possono essere sintomatiche  di operazioni di riciclaggio.

Obblighi antiriciclaggio dei Comuni

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Dott. Pietro Rizzo

Obblighi antiriciclaggio dei Comuni

risorse umaneCon l'emanazione del Decreto del Ministro dell’Interno del 25 settembre scorso (pubblicato sulla «Gazzetta ufficiale» 233 del 7 ottobre), concernente la"Determinazione degli indicatori di anomalia al fine di agevolare l'individuazione delle operazioni sospette di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo da parte degli uffici della pubblica amministrazione", sono stati previsti ulteriori delicati e gravosi obblighi per le Pubbliche Amministrazioni ed in particolare per gli Enti Locali.

Il ritardo ingiustificato nell’adempimento oltre i trenta giorni dalla richiesta configura il reato di omissione di atti d’ufficio

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Dott. Pietro Rizzo

Il ritardo ingiustificato nell’adempimento oltre i trenta giorni dalla richiesta configura il reato di omissione di atti d’ufficio

risorse umaneIl ritardo nel rispondere ad una istanza di un privato, se non è data comunicazione con i motivi del ritardo, configura il reato di omissione di atti d’ufficio. Questo è quello che ha recentemente ribadito la Sesta Sezione penale della Corte di Cassazione con la sentenza n. 42610 del 22 ottobre 2015, seguendo la pacifica linea interpretativa tracciata dalla Suprema Corte, che ha ormai da tempo stabilito il principio secondo cui, in tema di delitto di omissione di atti d'ufficio, il formarsi del silenzio-rifiuto alla scadenza del termine di trenta giorni dalla richiesta del privato costituisce un inadempimento integrante la condotta omissiva richiesta per la configurazione della fattispecie incriminatrice (Corte di Cassazione Sezione 6, n. 45629 del 17/10/2013, dep. 13/11/2013; Sezione 6, n. 7348 del 24/11/2009, dep. 2010; Sezione 6, n. 5691 del 06/04/2000).

L'influenza delle leggi di grande riforma economica e sociale nelle Regioni a statuto speciale

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Dott. Pietro Rizzo

L'influenza delle leggi di grande riforma economica e sociale nelle Regioni a statuto speciale

Le leggi di grande riforma sono le norme statali capaci di imporsi sulla potestà legislativa primaria delle Regioni a statuto speciale. In linea generale, non tutte le disposizioni di leggi così definite costituiscono «norme fondamentali di riforma economico-sociale» e «principi della legislazione dello Stato», ma solo i nuclei essenziali del contenuto normativo che esse esprimono, per i principi enunciati o da esse desumibili.

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