Avv. Carmine Podda
Oneri di sicurezza aziendale negli appalti pubblici: siamo (forse) alle battute finali!
Analisi della vexata questio circa la legittimità o meno dell’esclusione dalla gara in caso di mancata indicazione nell’offerta degli oneri per la sicurezza, tra Corte di Giustizia UE e Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato
CONSIGLIO DI STATO, SEZ. VI – Ordinanza 20 giugno 2016 n. 2703
Appalti di servizi e forniture – Esclusione per omessa indicazione nell’offerta degli oneri di sicurezza aziendale –Sospensione del giudizio in attesa di una pronuncia della Corte di Giustizia U.E.
Dott. Stefano Usai
Dubbi sulla presidenza delle commissioni di gara nel periodo transitorio
Il nuovo codice degli appalti, impone di esprimere ulteriori considerazioni sulla commissione di gara che la stazione appaltante è tenuta a nominare nel caso di appalto da aggiudicarsi secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Le disposizioni codicistiche, oggettivamente, pongono più di un problema pratico/operativo soprattutto nella fase di gestione transitoria prima dell’avvio dell’Albo delle commissioni e, in particolare nel sottosoglia comunitario, destinate a reiterarsi nel tempo. Da notare che l’ANAC ha trasmesso in questi giorni al correlata linea guida – sui criteri di nomina dei commissari – al Consiglio di Stato ed alle commissioni delle camere per ottenere i pareri considerata la rilevanza delle previsioni.
Dott. Stefano Usai
Ulteriori ipotesi di risoluzione del contratto, il recesso e le procedure di affidamento in caso di fallimento dell'esecutore o di risoluzione del contratto e misure straordinarie di gestione (seconda parte)
Con la prima parte dei contributi si è avviata l’analisi delle ipotesi di sospensione e di alcuni casi di risoluzione del contratto alla luce del nuovo codice degli appalti. In questa, conclusiva, si esaminano le ulteriori ipotesi risoluzione, il recesso e le procedure di affidamento al verificarsi di situazioni particolari dell’affidatario. Il comma 2 dell’articolo 108, prevede la risoluzione dal contratto nei casi di decadenza dall’attestazione SOA e di condanne penali definitive sopravenute nel corso dell’esecuzione del contratto.
Dott. Stefano Usai
La sospensione e la risoluzione del contratto nel nuovo codice degli appalti (prima parte)
L’art. 107 del nuovo codice degli appalti, recepisce l’articolo 73 della direttiva 2014/24/UE, l’articolo 90 direttiva 2015/25/UE nonché l’articolo 44 della direttiva 2015/23/UE riproponendo in larga misura, il contenuto della disciplina regolamentare di cui all’art. 158 (sospensione e ripresa dei lavori) del d.P.R. n. 207/2010. Si legge nel parere del Consiglio di Stato n. 855/216 che la scelta del Governo “di eliminare la fonte regolamentare, può giustificare la decisione di elevare il livello della precedente disciplina, ora ampiamente legificata. Tuttavia, il testo della disposizione contiene un eccessivo livello di dettaglio, con particolare riguardo alla analitica indicazione delle modalità di redazione dei verbali”.
Dott. Stefano Usai
Soccorso integrativo “a pagamento” (ora art. 83 del decreto legislativo 50/2016): la sanzione si paga solo se l’appaltatore decide di regolarizzare
Risulta di particolare attualità la recente pronuncia del Tar Campania, Napoli, sez. I, del 27 maggio 2016 n. 2749 in tema di applicazione della sanzione pecuniaria prevista per il c.d. soccorso integrativo a pagamento ai sensi dell’articolo 38, comma 2-bis del decreto legislativo 163/2006 ed ora – sostanzialmente riprodotto con importanti precisazioni - al comma 9 dell’articolo 83 del nuovo codice degli appalti declinato nel decreto legislativo 50/2016.
Dott. Stefano Usai
Le consultazioni preliminari nel nuovo codice degli appalti e delle concessioni
Nel capo III “Svolgimento delle procedure per i settori ordinari” , sezione I, “Bandi e avvisi” del nuovo codice degli appalti, il legislatore, con l’articolo 66 (Consultazioni preliminari di mercato) introduce una (potenziale) fase propedeutica all’avvio della procedura di appalto. La norma, novità nell’ordinamento domestico – che quindi non ha omologo nel pregresso codice degli appalti e neppure trova criteri specifici nella legge delega 11/2016 – riprende la disposizione contenuta nell’articolo 40 della direttiva comunitaria 24/2014.
Dall’aggiudicazione alla stipula del contratto nel nuovo codice degli appalti
Dott. Stefano Usai
L’immediata vigenza del decreto legislativo 50/2016 – nel prosieguo codice degli appalti – sta determinando non poche problematiche ai RUP delle stazioni appaltanti per la materiale impossibilità di presidiare adeguatamente gli oltre 200 articoli e per gestire le fasi “transitorie” declinate nell’articolo 216 costituito da una serie di rimandi, spesso sbagliati, che fanno dubitare della vigenza immediata o meno di alcune norme.
Dott. Stefano Usai
La procedura negoziata senza pubblicazione di bando nel nuovo codice degli appalti e delle concessioni (seconda parte)
Nella prima parte del contributo – dedicato alla lettura del nuovo articolo 63 che (per gli appalti ordinari) disciplina le ipotesi della procedura negoziata senza pubblicazione di bando - , si è dato conto delle ipotesi di cui ai primi due commi della norma in parola su cui, grazie al parere espresso dal Consiglio di Stato n. 855/2016 (depositato il 1° aprile) è possibile esprimere ulteriori considerazioni. Come si legge nel parere citato, il comma 1 precisa “opportunamente” che la procedura negoziata senza pubblicazione di bando risulta giustificata solamente se ricorrono i presupposti “espressamente indicati nella disposizione” con la correlata imposizione all’amministrazione aggiudicatrice (al RUP) di un obbligo di motivazione da inserire nella determinazione di impegno di spesa.
Dott. Stefano Usai
La procedura negoziata senza pubblicazione di bando nel nuovo codice degli appalti e delle concessioni (prima parte)
Con il nuovo codice degli appalti e delle concessioni – nel testo approvato il 3 marzo dal Consiglio di Ministri ed ora presentato per i pareri delle commissioni competenti delle camere - viene rivista ed approfondita la procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando di gara. La riscrittura risulta, almeno in parte, fedele oltre che al testo in vigore anche all’omologa norma contenuta nella direttiva comunitaria n. 24/2014 sugli appalti pubblici contenuta nell’articolo 63.
Dott. Stefano Usai
Il “nuovo” accesso civico ampliato: i limiti (seconda parte)
Nella prima parte del contributo si è cercato di mettere in evidenza gli aspetti sostanziali del nuovo accesso civico di cui al predisponendo decreto legislativo di modifica - oltre che della legge 190/2012 (c.d. anticorruzione) - anche, e soprattutto, del decreto legislativo 33/2013 (nel prosieguo anche decreto trasparenza).
Dott. Stefano Usai
Il “nuovo” accesso civico (prima parte)
Lo schema di decreto legislativo di semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione e della trasparenza – che corregge ed adegua la legislazione relativa (l. 190/2012 e decreto legislativo 33/2013) – attuativo della legge 124/2015 (nel prosieguo anche legge Madia dal Ministro proponente) contiene profonde modifiche anche in tema di accesso civico.
Dott. Stefano Usai
Le nuove modalità di acquisto dai soggetti aggregatori ex art. 9 del d.l. 66/2014 alla luce del DPCM pubblicato il 9 febbraio 2016
Con la recente pubblicazione del DPCM del 24 dicembre 2015 (in G.U. del 9 febbraio 2016 n. 32) entra definitivamente nella fase operativa la disposizione contenuta nel comma 3 - articolo 9- del d.l. 66/2014 come convertito con legge 89/2014 e successivamente modificato dalla legge di stabilità (legge 208/2015) che impone anche agli enti locali – e quindi anche ai comuni – l’obbligo di approvvigionarsi in relazione beni/servizi predefiniti, e per acquisti sopra le soglie indicate dalla stesso DPCM, da Consip S.p.A. o da agli altri soggetti aggregatori di riferimento.
Dott. Stefano Usai
La nuova legge di stabilità e le novità in tema di appalti (seconda parte)
Nella prima parte del contributo, l’attenzione è stata focalizzata sulle innovazioni – apportate con la legge di stabilità (nel prosieguo anche legge 208/2015) in tema di acquisti centralizzati – ed in particolare, la franchigia dei 40 mila euro quale fascia esente dall’obbligo di accorpare i procedimenti di gara secondo i moduli organizzativi stabiliti nel comma 3-bis dell’articolo 33 del codice, ora estesa ad ogni comune non capoluogo di provincia a prescindere dalla dimensione abitativa -, l’introduzione di un importo minimo (fino a 1.000 per acquisto di beni e servizi) totalmente svincolato dall’obbligo dell’acquisto attraverso (per gli enti locali) una delle forme di mercato elettronico e non necessariamente il MEPA.
Dott. Stefano Usai
La nuova legge di stabilità e le novità in tema di appalti (prima parte)
La legge di stabilità (nel prosieguo anche legge 208/2015) del 28 dicembre pubblicata nella G.U. del 30 dicembre 2015 contiene non poche innovazioni in tema di appalti di sicuro interesse per il RUP delle stazioni appaltanti. A questa rassegna, che si soffermerà sulle questioni sostanziali con l’analisi degli aspetti operativi, occorre però premettere, in primo luogo, le peculiari previsioni in tema di acquisti cc.dd. centralizzati relativamente ai comuni non capoluogo di provincia che, come noto, già dal 1° novembre, hanno l’obbligo di realizzare forme aggregative dei procedimenti di gara ai sensi dell’articolo 33, comma 3-bis del codice dei contratti.
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