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L’amministrazione ha trasmesso alla Ragioneria Generale dello Stato l’attestazione del rispetto dei vincoli di pareggio di bilancio nel mese di aprile. Vi sono conseguenze sulle assunzioni?

Il superamento del termine tassativo del 31 marzo per la trasmissione alla Ragioneria Generale dello Stato dell’attestazione del rispetto dei vincoli di pareggio di bilancio determina il divieto per tutto il 2017 di effettuare assunzioni di personale a qualunque titolo

Le amministrazioni devono avere rispettato il pareggio di bilancio nell’anno precedente per potere effettuare assunzioni di personale?


Tutte le pubbliche amministrazioni devono, non solo avere rispettato il pareggio di bilancio nell’anno precedente per potere effettuare assunzioni di personale, ma devono anche dimostrare che allo stato delle previsioni rispetteranno i vincoli del pareggio di bilancio nel corso dell’anno.

Le riforme delle norme sul pubblico impiego e sulla valutazione

A cura di Arturo Bianco

Il Consiglio dei Ministri ha definitivamente approvato i decreti legislativi di riforma del pubblico impiego, cioè la revisione del D.Lgs. n. 165/2001, e della valutazione, cioè la modifica del D.Lgs. n. 150/2009. I provvedimenti entreranno in vigore decorsi 15 giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, il che lascia presumere che ciò possa realizzarsi nel prossimo mese di giugno.

La scelta più importante è l’ampia possibilità di stabilizzazione di lavoratori precari. Tra le altre novità si devono sottolineare le disposizion in materia di dotazioni organiche, di procedure per le assunzioni, ivi comprese quelle flessibili, l’ampliamento degli spazi riservati alla contrattazione collettiva, la disciplina del fondo per le risorse decentrate, le nuove regole per gli incarichi di collaborazione, l’attribuzione di competenze più ampie agli uffici per i procedimenti disciplinari e, in materia di valutazione, l’avere rimesso la disciplina delle fasce di merito alla contrattazione collettiva, superando i vincoli drastici dettati dal legislatore.

Rifacciamo il punto sulla legge di bilancio

A cura di Villiam Zanoni

Ci siamo già occupati più volte delle vicende della legge di bilancio 2017 e delle diverse novità in materia previdenziale, sottolineando le positività delle nuove flessibilità che sono state introdotte e consegnando tutte le nostre attese ai diversi provvedimenti attuativi che la norma stessa aveva previsto.

Giova nuovamente ricordare che alcune parti di quei provvedimenti sono già virtualmente operative a partire dal 1° gennaio 2017, come ad esempio il nuovo cumulo di cui al comma 187 dell’articolo 1 della legge n° 232/2016 (vedi circolare INPS n° 60/2017) e i nuovi criteri per i benefici relativi al lavoro usurante di cui al comma 206 (vedi circolare INPS n° 90/2017), mentre diverse altre sarebbero dovute entrare in vigore il 1° maggio 2017, come ad esempio l’APE volontaria di cui al comma 166, l’APE aziendale di cui al comma 172, l’APE social di cui al comma 179 e la pensione dei precoci di cui al comma 199.

minibanner direttore

La utilizzazione di personale di altri enti

a cura di Arturo Bianco

I piccoli comuni possono dare corso alla utilizzazione di dipendenti di altri enti locali utilizzando nello stesso tempo la convenzione per la gestione associata ed il comma 557 della legge n. 311/2004, cioè al di fuori dell’orario di lavoro. In questa direzione vanno le indicazioni contenute nel parere della sezione regionale di controllo della Corte dei Conti del Molise n. 109/2017. Il parere ricorda che ad analoghe conclusioni è pervenuta l’Aran con il parere RAL 1554. In questo modo si ampliano le opportunità di utilizzazione flessibile del personale di altri enti da parte dei comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti e delle unioni dei comuni.

Gli incentivi per le funzioni tecniche di cui all’articolo 113 del D.Lgs. n. 50/2016 entrano nel tetto del fondo per la contrattazione decentrata ai fini del rispetto dei vincoli al non superamento di quello del 2015 e della sua riduzione in caso di diminuzione del personale in servizio?

RISPOSTA

Sulla base delle indicazioni dettate dalla deliberazione n. 7/2017 della sezione autonomie della Corte dei Conti, gli incentivi per le funzioni tecniche di cui all’articolo 113 del D.Lgs. n. 50/2016 entrano nel tetto del fondo per la contrattazione decentrata ai fini del rispetto dei vincoli al non superamento di quello del 2015 e della sua riduzione in caso di diminuzione del personale in servizio. E ciò in quanto siamo in presenza di incentivi che non sono più diretti a gruppi specifici di dipendenti e per attività che possono essere svolte da soggetti esterni con oneri aggiuntivi.

Il comune deve ridurre il fondo del 2017 in misura proporzionale alla diminuzione del personale in servizio rispetto al 2015, tenendo conto delle capacità assunzionali?

RISPOSTA

Sulla base delle disposizioni oggi in vigore, contenute nel comma 236 della legge n. 208/2015, anche il fondo del 2017, come già quello del 2016, ritenute ancora applicabili dalla deliberazione della sezione regionale di controllo della Corte dei Conti della Puglia n. 6/2017, deve essere ridotto in misura proporzionale alla diminuzione del personale in servizio rispetto al 2015, tenendo conto delle capacità assunzionali. Sulla base dello schema di decreto legislativo attuativo della legge n. 124/2015 per la riforma del testo unico del pubblico impiego, questo vincolo non sarà più applicabile.

Quale è il tetto al fondo per le risorse decentrate del 2017?

RISPOSTA

Sulla base delle disposizioni oggi in vigore, contenute nel comma 236 della legge n. 208/2015, anche il fondo del 2017, come già quello del 2016, non deve superare il tetto del fondo del 2015. Sulla base dello schema di decreto legislativo attuativo della legge n. 124/2015 per la riforma del testo unico del pubblico impiego, il tetto al fondo diventerà quello dell’anno 2016.

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Il punto sulla legge di bilancio e sulla manovra correttiva

A cura di Villiam Zanoni

Ci siamo già occupati più volte delle vicende della legge di bilancio 2017 e delle diverse novità in materia previdenziale, sottolineando le positività delle nuove flessibilità che sono state introdotte e consegnando tutte le nostre attese ai diversi provvedimenti attuativi che la norma stessa aveva previsto.

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Le novità dell’Anticipo pensionistico

a cura di Francesco Disano

L’anticipo pensionistico (Ape), quanto  meno  la  versione  Ape sociale, sembra  che “decollerà “  il  1° maggio 2017.  Il decreto del Presidente del Consiglio  dei  Ministri  è stato già  predisposto e nei prossimi giorni  sarà  trasmesso al  vaglio  del  Consiglio di Stato. Dovrebbe  essere, anche,  pronta  l’intesa con i rappresentanti delle banche (Abi) e degli istituti assicurativi (Ania) per la determinazione delle rate da pagare una volta maturata la pensione di vecchiaia.

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