LE NUOVE DISPOSIZIONI DEL GOVERNO CONTRO IL CORONAVIRUS - IL DECRETO LEGGE DEL 16/3/2020
di Pierluigi Tessaro
Con un Decreto Legge emanato lunedì 16 marzo, il Governo ha emanato un nuovo provvedimento denominato "Cura Italia" contro l’emergenza causata dal Coronavirus, con un intervento di oltre 25 miliardi di euro. Fra le misure adottate, in primis la sospensione dei versamenti delle ritenute e dei contributi previdenziali ed assistenziali, nonché dei premi per l'assicurazione obbligatoria.
Nella norma è previsto il versamento in un'unica soluzione entro il 31 maggio 2020, oppure mediante una rateizzazione fino ad un massimo di 5 rate mensili di pari importo a partire dal mese di maggio 2020.
Su questo punto il MEF, con un Comunicato Stampa del 13 marzo 2020, aveva annunciato il differimento dei termini relativi ai versamenti previsti per il 16 marzo, che comunque dovevano essere perfezionati attraverso una “norma nel decreto legge di prossima adozione”.
Va però precisato che la nota del Mef è arrivata troppo a ridosso della scadenza di lunedì 16 marzo, con la maggior parte delle amministrazioni che avevano già provveduto nei giorni precedenti ad inoltrare attraverso i canali telematici i dati dei pagamenti agli istituti di credito.
Tra l’altro, la situazione di emergenza aveva costretto le amministrazioni ad adottare provvedimenti straordinari di concessione ai dipendenti del lavoro agile, con la conseguenza di uno svuotamento di molti uffici.
Per le pubbliche amministrazioni che effettuano versamenti con il modello F24EP sarebbe risultato impossibile annullare i pagamenti perché già transitati in Banca d'Italia il giorno 13 marzo 2020.
Nel Decreto tuttavia viene precisato che le amministrazioni che decidono di non ricorrere alla possibilità di sospendere i versamenti fiscali saranno menzionati con una nota di merito sul sito del MEF.
Anche l’Agenzia delle Entrate e l’INPS nei giorni precedenti avevano diramato dei comunicati stampa, in attesa del decreto legge relativo alle misure per il contenimento degli effetti del Covid-19.
Fra le altre misure contenute nel nuovo decreto legge troviamo la possibilità di fruizione del congedo straordinario di 15 giorni a favore dei lavoratori dipendenti, sia pubblici che privati con figli fino a 12 anni, che dovrà essere utilizzato alternativamente da entrambi i genitori, con il pagamento di un importo pari al 50% dello stipendio,
Per i genitori con figli disabili non si applica il limite di età di 12 anni.
Anche i genitori con figli di età compresa fra 12 e 16 anni potranno beneficiare del congedo straordinario di 15 giorni; in questo caso, tuttavia, non sarà corrisposto alcun compenso.
In alternativa a questa possibilità, gli stessi lavoratori potranno beneficiare di un "voucher baby sitter" pari ad € 600, che salirà ad € 1.000 per gli operatori sanitari.
Saranno incrementati anche i giorni di permesso previsti dalla legge 104/92, di ulteriori complessive 12 giornate per ciascuno dei mesi di marzo e aprile 2020.
Altre disposizioni presenti nel decreto riguardano il personale sanitario impegnato contro l’epidemia di coronavirus, che beneficerà di un ulteriore pagamento delle attività svolte in relazione all'emergenza.
Ai dipendenti pubblici e privati, con reddito fino ad € 40.000 l’anno, spetterà un premio di € 100, da rapportare al numero di giorni di lavoro svolti nella propria sede di lavoro per aver continuato a lavorare nel mese di marzo in azienda.
Tale bonus non concorrerà alla formazione del reddito e dovrà essere corrisposto dal datore di lavoro con il cedolino di aprile o durante le operazioni di conguaglio.
Saranno inoltre sospesi tutti i procedimenti riferiti ad eventuali provvedimenti di licenziamento per giustificato motivo nonché le procedure di impugnazione.
Infine, un’altra misura importante contenuta nel decreto legge sarà l’indennità di € 500 a favore di cococo, lavoratori autonomi e partite Iva.
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