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POSIZIONI ORGANIZZATIVE E COMPENSI AI SEGRETARI: LA RESPONSABILITA’ AMMINISTRATIVA

Di Arturo Bianco

La percezione della indennità di posizione con la maggiorazione rispetto a quanto stabilito dall’ente della tredicesima mensilità determina un danno, cui si devono aggiungere quello da disservizio determinato dalla necessità di dovere corrispondere un compenso al soggetto chiamato a sostituire il responsabile che l’ente ha nel frattempo sospeso cautelativamente dal servizio e quello determinato dalla percezione del preavviso per il passaggio da un rapporto a tempo determinato ad uno a tempo indeterminato presso lo stesso ente. La percezione da parte dei segretari della retribuzione di risultato in assenza dei presupposti necessari, così come la erogazione di indennità in violazione di disposizioni di legge determinano il maturare di responsabilità amministrativa e, in questi casi, si può spostare la maturazione della prescrizione se si è in presenza di elementi che connaturano il cd “occultamento doloso” del fatto. Sono queste alcune delle più recenti indicazioni che possiamo trarre dalle sentenze delle Corte di Conti in materia di responsabilità amministrative connesse alla gestione delle risorse umane.

S.O.S. APPALTI - EDIZIONE DEL 30-10-2018

di Carmine Podda

Consiglio di Stato sez. III 9/10/2018 n. 5798

Modalità di effettuazione della verifica di congruità

Un consolidato orientamento giurisprudenziale insegna che la verifica di congruità di un'offerta sospetta di anomalia non può essere effettuata attraverso un giudizio comparativo che coinvolga altre offerte, perché va condotta con esclusivo riguardo agli elementi costitutivi dell'offerta analizzata ed alla capacità dell'impresa - tenuto conto della propria organizzazione aziendale e, se del caso, della comprovata esistenza di particolari condizioni favorevoli esterne - di eseguire le prestazioni contrattuali al prezzo proposto, essendo ben possibile che un ribasso sostenibile per un concorrente non lo sia per un altro, per cui il raffronto fra offerte differenti non è indicativo al fine di dimostrare la congruità di una di esse (Cons. Stato, Sez. V, 13/2/2017, n. 607; 20/7/2016, n. 3271; 7/9/2007 n. 4694; Sez. IV, 29/10/2002, n. 5945).

IL CONTRIBUTO DEL GREEN PUBLIC PROCUREMENT ALLA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE (prima parte)

di Daniele Perugini

Garantire una sostenibilità ambientale a vantaggio delle generazioni future non è soltanto un impegno oggetto di accordi sovranazionali, ma una necessità sempre più impellente cui sono chiamate le Società attuali. La produzione industriale sostenibile e il consumo virtuoso delle energie non rinnovabili costituiscono due dei fattori determinanti per un’economia indirizzata al riuso, alla circolarità e alla limitazione dell’impatto ambientale. Se in primis i singoli possono far la loro parte con dei piccoli gesti quotidiani, a partire da un consumo maggiormente consapevole, un significativo contributo può venire indubbiamente anche dalla Pubblica Amministrazione: questa costituisce un mercato di sbocco particolarmente interessante non solo per le dimensioni che, grazie al Green Public Procurement (i c.d. Acquisti Verdi), può rappresentare una leva determinante nel favorire la sostenibilità ambientale, intervenendo dal lato della domanda nelle consuete attività di acquisizione di beni e servizi.

L’APPALTATORE DEVE DICHIARARE (AI SENSI DELL’ARTICOLO 80 DEL CODICE) TUTTE LE VICENDE PREGRESSE CONCERNENTE FATTI RISOLUTIVI, ERRORI O NEGLIGENZE AI FINI DI UN COMPIUTO GIUDIZIO DI AFFIDABILITÀ

di Stefano Usai

Nelle dichiarazioni sul possesso dei requisiti – e/o dichiarazione di assenza di cause di esclusione, preclusive all’affidamento – l’appaltatore non dispone di alcun “filtro valutativo” e non può sostituirsi al giudizio/valutazione del RUP  a cui occorre segnalare ogni fatto risolutivo e/o situazione pregressa senza omissioni. In questo modo, con un approdo particolarmente rigoroso anche rispetto a certe “aperture” del Consiglio di Stato, ha avuto modo di esprimersi il Tar Lombardia, Brescia, sez. II, con la recente sentenza del 27 ottobre 2018 n. 1025.

LE ASSUNZIONI NEI PICCOLI COMUNI

I comuni con popolazione inferiore a 1.000 abitanti possono utilizzare i risparmi derivanti dalle cessazioni dell’anno precedente e del triennio precedente?

I comuni con popolazione inferiore a 1.000 abitanti, cioè i municipi che non erano soggetti al patto di stabilità, possono utilizzare i risparmi derivanti dalle cessazioni dell’anno precedente e tutti quelli derivanti dalle cessazioni intervenute dal 2007 che non sono state utilizzate per finanziare nuove assunzioni.

LE ASSUNZIONI DEI VIGILI

Si possono utilizzare al 100% i risparmi derivanti dalla cessazione di un vigile intervenuta nel 2017 per finanziare assunzioni di personale di altri profili?

I risparmi derivanti dalla cessazione di un vigile intervenuta nel 2017 possono essere utilizzati ordinariamente al 100% solamente se l’ente dà corso alla assunzione di un nuovo vigile. Se l’ente intende finanziare assunzioni di personale di altri profili, tali capacità assunzionali vanno utilizzate con le aliquote ordinarie.

LA SOSTITUZIONE DEI CESSATI NEL PERIODO DI PROVA

Per sostituire un dipendente cessato durante il periodo di prova devono essere utilizzate capacità assunzionali ulteriori rispetto a quelle utilizzate per l’assunzione dello stesso?

Le cessazioni dei dipendenti neo assunti che si concretizzano durante il periodo di prova non richiedono la utilizzazione di capacità assunzionali ulteriori, assorbendo quelle che erano già state utilizzate per finanziare l’assunzione del dipendente cessato durante il periodo di prova.

IL RINNOVO DEL CONTRATTO DECENTRATO: LE INDICAZIONI ANCI

Di Arturo Bianco

Utili indicazioni per il rinnovo dei contratti collettivi decentrati integrativi sono contenute nel quaderno operativo n. 14 dell’Anci “CCNL 21 maggio 2018 prima applicazione: il contratto integrativo ed il fondo risorse decentrate”, Istruzioni tecniche, Linee Guida, Note e modulistica”.

GLI ADEMPIMENTI PRELIMINARI

Le amministrazioni devono preliminarmente costituire la delegazione trattante di parte pubblica, costituire il fondo per le risorse decentrate e dettare le linee guida alla delegazione trattante. Si deve sottolineare che il documento pone la competenza della costituzione della delegazione trattante di parte pubblica in capo al “Sindaco/Giunta” e non ci dice se della stessa possono essere parte integrante e formale gli amministratori. Occorre ricordare che è opportuno che gli enti indichino anche chi li rappresenta nel confronto con i soggetti sindacali, che viene ribadito essere costituiti dalla RSU e dalle 4 -e non più 5 come nell’ultimo contratto normativo dello 11 aprile 2008- organizzazioni che hanno firmato il contratto nazionale, le quali sono invitate “preventivamente ed espressamente ad accreditare i dirigenti sindacali che parteciperanno alla trattativa”.

S.O.S APPALTI - Edizione del 15/10/2018

di Carmine Podda

Consiglio di Stato sez. V 6/9/2018 n. 5233

Violazione dei principi di imparzialità e parità di trattamento in caso di offerte “al buio”

È illegittimo il provvedimento di affidamento dei servizi di “assistenza sistemistica, tecnica e manutentiva della rete informatica” adottato da un Comune che aveva invitato il precedente gestore del servizio a formulare un preventivo ai fini del rinnovo del contratto senza essere edotto della pendenza di una procedura di gara informale nella quale erano state invitate, già in precedenza, due società operanti nel settore. Queste ultime, peraltro, sono state nel prosieguo anche invitate a rimodulare l’offerta mediante redazione di un modulo precompilato con la descrizione puntuale di tutti i servizi richiesti.

LA INDENNITA’ PER LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITA’ ESTERNE

La erogazione della indennità di turno è compatibile con la corresponsione del trattamento economico accessorio previsto dal nuovo CCNL per i vigili che svolgono attività esterne?

Sulla base delle previsioni dettate espressamente dal CCNL 21.5.2018 la erogazione della indennità di turno è compatibile con la corresponsione del trattamento economico accessorio da erogare in favore dei vigili che svolgono attività esterne. Questa ultima indennità deve essere erogata anche sommandola a quella di vigilanza.

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