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LA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA DECENTRATA INTEGRATIVA TARDIVA

di Arturo Bianco

Il contratto collettivo decentrato integrativo deve essere sottoscritto entro l’anno ed è opportuno evitare che ciò avvenga negli ultimi mesi dell’anno. Le singole amministrazioni sono impegnate sia ad avviare tempestivamente la contrattazione che a dare corso da subito alla costituzione del fondo, ma hanno anche la possibilità di utilizzare lo strumento della deliberazione unilaterale in luogo della contrattazione decentrata integrativa, anche assegnando una durata provvisoria a tale provvedimento.

Pubblicato in L'Angolo del Direttore

IL CONTO ANNUALE PER IL 2023

di Arturo Bianco

I revisori dei conti possono certificare la regolarità della costituzione del fondo per la contrattazione decentrata sia all’atto in cui esso viene adottato sia al momento in cui stipulato il contratto collettivo decentrato integrativo. Nelle informazioni che devono essere fornite occorre tenere conto delle novità introdotte dal contratto collettivo nazionale di lavoro del triennio 2019/2021. Lo dice la circolare della RGS 3 luglio 2024 n. 32 “Il conto annuale 2023 – rilevazione prevista dal titolo V del d.lgs. n. 165/2001”.

Pubblicato in L'Angolo del Direttore

L’APPLICAZIONE DEL CCNL 16.11.2022: I PRIMI ADEMPIMENTI

a cura di Arturo Bianco

Il CCNL del personale delle funzioni locali e regionali del triennio 2019/2021 è stato sottoscritto in data 16 novembre 2022 ed è entrato in vigore il 17 novembre, giorno successivo alla sua sottoscrizione definitiva. Il testo prevede delle decorrenze diverse per alcune sue disposizioni. Occorre ricordare in particolare gli aumenti del trattamento economico che decorrono dallo 1 gennaio 2019, dallo 1 gennaio 2020 e dallo 1 gennaio 2021, gli aumenti del fondo per la contrattazione decentrata che decorrono in parte dallo 1 gennaio 2021 ed in parte dal 2022; la revisione dell’ordinamento professionale, i differenziali stipendiali, le progressioni verticali speciali, le regole per gli incarichi di elevata qualificazione e una parte degli incrementi delle indennità entreranno in vigore il giorno 1 aprile 2023, in quanto tale data coincide con il primo giorno del quinto mese successivo alla stipula del contratto; di norma le nuove disposizioni per la costituzione del fondo per la contrattazione decentrata si applicheranno a decorrere dall’anno 2023, con la espressa indicazione dell’inserimento come una tantum e nella parte variabile di tutti i suoi aumenti previsti per gli anni 2021 e 2022.

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IL FONDO PER LA CONTRATTAZIONE ED IL TETTO AL SALARIO ACCESSORIO

A cura di Arturo Bianco

E’ quanto mai opportuno che le singole amministrazioni locali diano corso alla costituzione del fondo per le risorse decentrate del 2022 ed all’avvio della contrattazione collettiva integrativa per questo anno. Si formula questo suggerimento in considerazione del fatto che non è stata ancora siglata la bozza di accordo tra Aran ed organizzazioni sindacali e, tra la firma della intesa e la stipula definitiva, sono necessari almeno 3 o 4 mesi. Per cui, appare verosimile che il contratto nazionale sarà definitivamente stipulato in autunno. La costituzione del fondo rende possibile la contrattazione decentrata: se si vuole evitare di incorrere nei rischi della cd contrattazione tardiva, con le conseguenze negative che si determinano sulla erogazione del salario accessorio e sulle incentivazioni, appare opportuno stringere i tempi. Ovviamente, a seguito della stipula del CCNL del triennio 2019/2021, si potrà dare corso alla revisione del fondo ed alla modifica del contratto decentrato integrativo.

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L’ATTUAZIONE DEL PNRR ED IL RAFFORZAMENTO DELLE PA: IL NUOVO DECRETO LEGGE

A cura di Arturo Bianco

Attivazione di un portale unico per le assunzioni di personale e per la mobilità dei dipendenti delle PA; modifica delle regole dettate per i concorsi così da rafforzare il rilievo della fase selettiva; possibilità per le regioni di assumere personale a tempo determinato per l’attuazione del PNRR; chiarimento che consente a regioni ed enti locali di utilizzare le opportunità di effettuare assunzioni per questa finalità e previsione sempre allo stesso fine della possibilità di conferire incarichi ai pensionati. Sono queste le principali disposizioni dettate per le PA dal Decreto Legge “Ulteriori misure urgenti per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)”, approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri dello scorso 21 aprile.

Pubblicato in L'Angolo del Direttore
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I COMPENSI AL PERSONALE: ONNICOMPRENSIVITA’ E RITENUTE

di Arturo Bianco

direttoreNel pubblico impiego si applica il principio della onnicomprensività del trattamento economico accessorio. Le indennità legate alla performance erogate nell’anno immediatamente successivo a quello di maturazione sono soggette a tassazione ordinaria se la loro. Nel calcolo degli incentivi occorre sottrarre le risorse destinate all’Irap ed agli oneri riflessi. Sono queste alcune delle più recenti pronunce della Corte dei Conti e dell’Agenzia delle Entrate sui compensi erogati al personale dipendente come salario accessorio.

Pubblicato in L'Angolo del Direttore

GLI INCARICHI DIRIGENZIALI

di Arturo Bianco

Si deve ritenere che la durata minima degli incarichi dirigenziali, compresi quelli conferiti a tempo determinato, sia triennale. Le amministrazioni possono dare corso ad assunzioni a tempo determinato di dirigenti esterni solamente se non vi sono analoghe professionalità all’interno dell’ente, anche come categoria D per gli incarichi dirigenziali. Sono queste le più recenti indicazioni dettate dalla giurisprudenza della Corte di Cassazione e dei tribunali amministrativi.

LE NOVITA’ LEGISLATIVE PER LA MOBILITA’ VOLONTARIA

Di Arturo Bianco

Negli enti locali che hanno un numero di dipendenti non superiore a 100 la mobilità volontaria deve essere sempre autorizzata da parte dell’ente. E’ quanto prevede l’articolo 12 del d.l. n. 146/2021, cd fiscale, correggendo l’errore contenuto nel d.l. n. 80/2021, disposizione che -ad una lettura testuale- sembrava avere reso impossibile la mobilità volontaria sia in entrata sia in uscita in tutti gli enti locali aventi un numero di dipendenti compreso entro le 100 unità.

IL GREEN PASS

di Arturo Bianco

Sulla base delle previsioni dettate dal decreto legge n. 127/2021 dal 15 ottobre i dipendenti pubblici e quelli delle aziende private che collaborano con le PA, devono essere in possesso della certificazione verde per potere accedere ai pubblici uffici a partire dal 15 ottobre e fino al 31 dicembre. La mancanza di tale certificazione e/o la sua mancata esibizione determina come conseguenza che i dipendenti devono essere considerati assenti ingiustificati, il che determina il taglio di tutte le forme di trattamento economico, mentre non sono previste conseguenze di natura disciplinare.

L’INTRODUZIONE DEL GREEN PASS NEI LUOGHI DI LAVORO

Di Arturo Bianco

Il personale dipendente dalle amministrazioni pubbliche e tutti coloro che svolgono la propria attività presso le PA, anche sulla base di contratti di lavoro subordinato alle dipendenze di società private, dovranno necessariamente essere in possesso del green pass a partire dal prossimo 15 ottobre e fino al 31 dicembre del 2021, data che è individuata espressamente in quanto “termine di cessazione dello stato di emergenza”.

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Direttore di Redazione: Dott. Arturo Bianco

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