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PROPOSTA DI LEGGE DI BILANCIO 2020: LE NORME SUL PERSONALE

Di Arturo Bianco

DirettoreAumento degli stanziamenti per il rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici, ampliamento delle informazioni sui concorsi che devono essere pubblicate sui siti internet ed introduzione di uno specifico portale nazionale, nonchè possibilità di scorrimento delle graduatorie dei concorsi approvati nel 2019: sono queste le principali disposizioni contenute nella proposta di legge di bilancio 2020 attualmente in discussione in prima lettura al Senato della Repubblica, documento contrassegnato dalla sigla AS 1586. Quindi, siamo in presenza allo stato attuale del dibattito legislativo di una quantità di disposizioni limitate e che non hanno un carattere particolarmente innovativo. Ricordiamo però che negli ultimi anni le disposizioni più rilevanti in materia di personale dipendente delle PA sono comunque state introdotte nel corso dell’esame parlamentare.

Si può immaginare che resteranno al di fuori delle materie oggetto della legge di bilancio del 2020 le capacità assunzionali degli enti locali, delle regioni e delle altre pubbliche amministrazioni: le ultime novità per i comuni e le regioni sono infatti contenute nel d.l. n. 34/2019, cd sviluppo Italia, e nella legge n. 56/2019, cd concretezza. Peraltro, il DPCM attuativo delle nuove regole sulle assunzioni è stato emanato per le regioni e siamo ancora in attesa di quello per i comuni.

GLI AUMENTI CONTRATTUALI

Per il rinnovo contrattuale dei dipendenti e dei dirigenti delle amministrazioni statali per il triennio 2019/2021 sono stanziati dall’articolo 13 della proposta di legge di bilancio 2019 1650 milioni di euro (in luogo dei 1425 previsti dalla legge di bilancio 2019) per l’anno 2020 e 3175 milioni di euro (in luogo dei 1775) per l’anno 2021. A queste risorse si aggiungono i 1100 milioni già stanziati per il 2019. Con queste somme verranno sostenuti gli oneri per il rinnovo contrattuale dei dipendenti e dei dirigenti statali contrattualizzati. Tali somme sono da ritenere comprensive degli oneri riflessi e dell’Irap a carico delle amministrazioni.

Siamo in presenza di risorse che aumentano significativamente gli spazi per la contrattazione collettiva nazionale, prevedendo risorse che possono essere giudicate come adeguate. Si deve ricordare che in queste somme sono compresi gli oneri che sono determinati dal riconoscimento della indennità di vacanza contrattuale e dalla estensione a tutto l’anno e prolungamento del cd elemento perequativo, scelte contenute nella legge di bilancio 2019 e che hanno prodotto i propri effetti nel corso del 2019.

Rimane fermo il principio per cui il tetto degli incrementi finanziati per le amministrazioni statali costituisce la somma percentuale massima di aumenti che le amministrazioni locali e regionali potranno sostenere per i rinnovi contrattuali, con finanziamenti a carico dei propri bilanci.

Di conseguenza appare opportuno che le amministrazioni regionali e locali prevedano nei propri bilanci del 2010 ed in quelli triennali 2020/2022 le risorse necessarie per il finanziamento degli aumenti contrattuali.
Tali risorse sono così quantificate percentualmente dalla relazione tecnica al disegno di legge: aumenti dello 1,3% per il 2019, dello 1,9% per il 2020 e del 3,5% a decorrere dal 2021. Questi incrementi assorbono la indennità di vacanza contrattuale e la estensione del cd elemento perequativo.

LA TRASPARENZA ED IL PORTALE

Le disposizioni dettate nell’articolo 18 prevedono l’attivazione del portale per il reclutamento e l’ampliamento delle disposizioni per la trasparenza delle informazioni sui concorsi, oltre all’ampliamento della possibilità di utilizzazione delle graduatorie concorsuali. Cominciamo con l’esame delle norme che ampliano le informazioni da pubblicare sul sito internet in materia di concorsi.

Nella pagina amministrazione trasparente ogni amministrazione pubblica dovrà pubblicare, oltre ai bandi di concorso, ai criteri di valutazione adottati dalla commissione, non più solamente le tracce delle prove scritte, ma le tracce di tutte le prove, la graduatorie finale e dare conto dello eventuale scorrimento con assunzione degli idonei. Queste informazioni, e non più solamente i bandi, dovranno essere costantemente aggiornate da parte delle singole amministrazioni. In questa direzione sono dettati in modo vincolante delle specifiche disposizioni per tutte le amministrazioni pubbliche, ivi comprese quindi le regioni, gli enti del servizio sanitario nazionale e le amministrazioni locali.

La seconda scelta contenuta nel citato articolo 18 della proposta di legge di bilancio 2019 è la attivazione del portale delle informazioni sui concorsi delle PA. Tutte le amministrazioni pubbliche e le società controllate, nonché gli enti finanziati con risorse pubbliche dovranno garantire la pubblicazione del collegamento ipertestuale delle informazioni pubblicate sul proprio sito con il portale nazionale del reclutamento della Funzione Pubblica. Le modalità operative saranno dettate con uno specifico decreto del Ministro per la Pubblica Amministrazione, previa intesa in Conferenza Unificata. Decreto da pubblicare entro la fine del prossimo mese di febbraio.

LA PROROGA DELLA VALIDITA’ DELLE GRADUATORIE

L’altra previsione contenuta nell’articolo 18 della proposta di legge di bilancio 2020, siamo al comma 3, è l’ampliamento o presunto tale della possibilità di utilizzazione per scorrimento delle graduatorie concorsuali.
Viene stabilito che, ferma restando la validità triennale, le graduatorie dei concorsi approvate nel 2019 potranno essere utilizzate per scorrimento entro il tetto massimo del 30% dei posti banditi. Come si vede questa possibilità è offerta non solo agli enti che hanno bandito il concorso, ma anche alle altre PA. Ed inoltre essa non viene prevista a regime, ma solamente per i concorsi banditi nel 2019.

L’elemento che si deve sottolineare è costituito dalla scelta di non dettare un ampliamento della possibilità di utilizzare per scorrimento le graduatorie ai soli concorsi banditi nel 2019, cioè a quelli nei cui confronti opera il divieto introdotto dalla legge n. 145/2018, cd di bilancio 2019. La scelte viene estesa alle graduatorie dei concorsi approvate nel 2019, quindi essa si estende anche alle graduatorie dei concorsi banditi negli anni precedenti e che sono arrivati a conclusione nel 2019. Ricordiamo che sulla base delle previsioni dettate dalla legge n. 145/2018 e dalla legge di conversione del d.l. n. 101/2019 per questi concorsi non è al momento attuale presente alcun vincolo, per cui tali graduatorie possono essere utilizzate senza limiti e tetti.
La norma, che sembra riprendere, anche se con percentuali diverse, le previsioni dettate dal d.lgs. n. 75/2017, fissa la soglia massima dello scorrimenti delle graduatorie nel 30% dei posti messi a concorso. Si deve ritenere che questa percentuale consenta comunque lo scorrimento per almeno 1 unità, anche se appare opportuno che questo chiarimento sia espressamente introdotto.

LE ALTRE PREVISIONI

La proposta di legge di bilancio contiene altre previsioni per il personale dipendente dalle PA. Lasciamo da parte le previsioni dettate per gruppi di dipendenti e concentriamoci su quelle che sono dettate per ampi settori del personale delle PA.

Anche i dipendenti pubblici sono interessati dalla previsione di cui all’articolo 5 della riduzione del carico fiscale, con lo stanziamento a questo fine di 3 miliardi di euro per il 2020 e di 5 a partire dal 2021.
Si devono segnalare inoltre specifiche disposizioni per il riordino organizzativo, con effetti sul personale, per gli enti pubblici di ricerca e le disposizioni sulle assunzioni di personale da parte del Ministero della giustizia.

Ed infine si devono evidenziare le modifiche alle regole fiscali sui buoni pasto.

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