IL COLLOCAMENTO IN ESENZIONE
Quando un dirigente può collocare in esenzione dal lavoro un dipendente pubblico?
IL LAVORO AGILE IN EMERGENZA
I dipendenti possono essere collocati in lavoro agile nella attuale fase di emergenza epidemiologica da Covid-19 anche senza il loro consenso?
I PERMESSI AGGIUNTIVI PER L’ASSISTENZA AI DISABILI
I permessi aggiuntivi fino a 12 giorni complessivi per i mesi di marzo ed aprile si possono sommare nel caso di assistenza a più congiunti disabili?
EMERGENZA DA COVID-19: IL LAVORO NELLE PA
Di Arturo Bianco
Proroga della sospensione dei termini di conclusione dei procedimenti amministrativi, Esclusione della indizione dalla sospensione delle procedure concorsuali, esclusione dei dipendenti in lavoro agile dal bonus di 100 euro per coloro che sono stati presenti in servizio nel mese di marzo e vincolo a che, prima del collocamento in esenzione dal lavoro, si dia corso alla formazione, anche a distanza. Sono queste le principali novità legislative ed interpretative in materia di effetti sul lavoro pubblico della emergenza da COVID-19.
CHIARIMENTI DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE SUL PREMIO 100 EURO PREVISTO DALL’ARTICOLO 63, COMMA 1, DEL D.L. N. 18 DEL 17/3/2020:
- la Risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 18/E del 9/4/2020
- la Circolare n. 8/E del 3/4/2020
di Pierluigi Tessaro
L'Agenzia delle Entrate è intervenuta nuovamente sulle modalità di erogazione del bonus di 100 euro pubblicando giovedì pomeriggio 9/4/2020 la nuova Risoluzione n. 18/E, a parziale rettifica della precedente Circolare n. 8/E del 3/4/2020.
FAQ MINISTERO DEL LAVORO SU L’UTILIZZO DEI PERMESSI (LEGGE 104/92)
di Donato Benedetti
Come è noto, il decreto legge c.d. "cura italia" del 17 marzo 2020, n. 18 (GU Serie Generale n. 70 del 17-03-2020), ha, fra l'altro, modificato le modalità di fruizione dei permessi ex lege 104/92, la cui disciplina è contenuta nell'art. 24 del D.L. stesso rubricato : "Estensione durata permessi retribuiti ex art. 33, legge 5 febbraio 1992, n. 104".
A tale proposito, riteniamo fare cosa gradita ai nostri lettori, unire l'allegato documento del Ministero del Lavoro contente una serie di interpretazioni applicative della norma in parola.
LE NUOVE DISPOSIZIONI DEL GOVERNO CONTRO IL CORONAVIRUS - IL DECRETO LEGGE DEL 16/3/2020
di Pierluigi Tessaro
Con un Decreto Legge emanato lunedì 16 marzo, il Governo ha emanato un nuovo provvedimento denominato "Cura Italia" contro l’emergenza causata dal Coronavirus, con un intervento di oltre 25 miliardi di euro. Fra le misure adottate, in primis la sospensione dei versamenti delle ritenute e dei contributi previdenziali ed assistenziali, nonché dei premi per l'assicurazione obbligatoria.
Rubrica S.O.S. APPALTI - Edizione del 3 Marzo 2020
A cura di Carmine Podda
Consiglio di Stato sez. V 17/2/2020 n. 1212
Legittima l’esclusione automatica in caso di mancata dichiarazione di tutte le condanne penali
Principio ripetuto nella giurisprudenza formatasi nella vigenza del precedente Codice dei contratti pubblici, e ribadito anche con riferimento al nuovo Codice, che nelle procedure a evidenza pubblica preordinate all’affidamento di un appalto l’omessa dichiarazione da parte del concorrente di tutte le condanne penali eventualmente riportate (sempreché per le stesse non sia già intervenuta una formale riabilitazione), anche se attinenti a reati diversi da quelli contemplati nell’art. 38, comma 1, lett. c) d.lgs. n. 50 del 2016, può giustificare senz’altro l’esclusione dalla gara, traducendosi in un impedimento per la stazione appaltante di valutarne la gravità (Cons. Stato, 13 marzo 2019, n. 1649, che cita, ex multis, Cons. Stato, IV, 29 febbraio 2016, n. 834; V, 29 aprile 2016, n. 1641; 27 luglio 2016, n. 3402; 2 dicembre 2015, n. 5451; III, 28 settembre 2016, n. 4019).
LA INDENNITA’ PER SPECIFICHE RESPONSABILITA’
La contrattazione collettiva decentrata integrativa può aumentare il tetto massimo della indennità per specifiche responsabilità fissata dal CCNL del 21.5.2018?
La contrattazione collettiva decentrata integrativa non può aumentare il tetto massimo della indennità per specifiche responsabilità fissata dal CCNL del 21.5.2018. Vi è una specifica preclusione dettata nel contratto nazionale, che si riserva come materia di propria competenza tale scelta.
LA INDENNITA’ PER LE CONDIZIONI DI LAVORO
Entro il tetto massimo fissato dal CCNL del 21.5.2018 la misura della indennità per le condizioni di lavoro può essere fissata differentemente?
Spetta alla contrattazione collettiva decentrata integrativa fissare, entro il tetto massimo fissato dal CCNL del 21.5.2018, la misura della indennità per le condizioni di lavoro. Tale misura può essere variata ad esempio in presenza di fattori di rischio e/o di disagio e/o per il maneggio di valori, ivi compresa la presenza in contemporanea di più di uno di tali fattori
LA INDENNITA’ PER IL SERVIZIO ESTERNO DEI VIGILI
La indennità per i vigili che svolgono attività all’esterno può essere erogata nel caso in cui la stessa sia svolta in modo occasionale?
L’Aran, con il parere CFL 51, ha chiarito che la indennità per i vigili che svolgono attività all’esterno può essere erogata “solo a quel personale della polizia locale che, continuativamente, e, quindi, in maniera non saltuaria o occasionale, sulla base dell’organizzazione del lavoro adottata, renda effettivamente la propria prestazione lavorativa ordinaria in servizi di vigilanza esterni sul territorio, fuori degli uffici, nell’ambito non solo della vigilanza stradale ma di tutte le altre molteplici funzioni della polizia locale”.
LA LEGGE DI CONVERSIONE DEL DECRETO MILLEPROROGHE: LE NORME PER IL PERSONALE
Di Arturo Bianco
Ampliamento dei termini entro cui le pubbliche amministrazioni possono effettuare stabilizzazioni di personale precario e di quelli necessari per la maturazione della esperienza richiesta, prolungamento ed ampliamento degli spazi per le progressioni verticali, possibilità di scorrimento delle graduatorie anche per posti di nuova istituzione, modifica delle regole sulle assunzioni per i comuni che non rispettano per valori ridotti i parametri di virtuosità nel rapporto tra spesa del personale ed entrate correnti, aumento del numero dei segretari, nuove modalità di calcolo della popolazione in caso di segreterie convenzionate e possibilità per i piccoli comuni di conferire incarichi di vice segretario; riformulazione delle disposizioni sull’obbligo di pubblicazione dei redditi e dei patrimoni dei dirigenti pubblici.
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