LA CONCRETEZZA DELLE IMPRONTE DIGITALI
Di Daniele Perugini
Dopo l’approvazione nel Consiglio dei Ministri del 25 ottobre scorso, in questi giorni è approdato in Parlamento il disegno di legge c.d. ≪concretezza≫, accompagnato dalle dichiarazioni mediatiche del Ministro proponente che ha ribadito, tra l’altro, la scelta di combattere i cosiddetti “furbetti del cartellino” introducendo i controlli dei dati biometrici e focalizzando maggiormente l’attenzione anche sui profili di responsabilità di chi è deputato al controllo. Il provvedimento, nell’intento di favorire la concretezza delle azioni della P.A., istituisce un apposito Nucleo a cui sono demandati i controlli sulle singole amministrazioni e l’individuazione di eventuali azioni correttive. Il testo governativo reca poi alcune modifiche ed integrazioni alle norme sulle procedure per le assunzioni. Viene inoltre ristretto l'ambito di applicazione del limite dell'ammontare complessivo delle risorse destinate annualmente al trattamento economico accessorio del personale e si introduce una specifica disciplina finalizzata a superare i problemi recentemente verificatisi con riguardo ai buoni pasto dei dipendenti pubblici.
LA INDENNITA’ PER LE ATTIVITA’ SVOLTE DAI VIGILI ALL’ESTERNO
La indennità per le attività svolte dai vigili all’esterno possono essere percepite dagli agenti della polizia locale che sono dichiarati provvisoriamente inidonei al servizio esterno?
IL CONTRIBUTO DEL GREEN PUBLIC PROCUREMENT ALLA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE (seconda parte)
Di Daniele Perugini
Nella prima parte di questo contributo è stata sottolineata l’importanza strategica della Pubblica Amministrazione nel supportare politiche di sostenibilità ambientale anche attraverso l’acquisizione di beni e servizi in un’ottica ≪green≫. In tale contesto, è stata evidenziata la peculiarità della P.A. quale cliente, in grado di orientare attraverso la domanda di mercato, l’innovazione e la produzione di prodotti e servizi ambientalmente sostenibili. Questa seconda parte propone alcuni suggerimenti per la promozione degli Acquisti Verdi, evidenziando, tuttavia, anche alcune criticità che rallentano lo sviluppo del GPP nel nostro Paese.
L’Italia è il primo Paese europeo che ha reso obbligatorio e vincolante per la Pubblica Amministrazione adeguare ed integrare i documenti delle gare di appalto secondo i principi del Green Public Procurement. Dal 2 febbraio 2016, infatti, il Green Public Procurement non è più una scelta facoltativa e volontaria.
IL CONTRIBUTO DEL GREEN PUBLIC PROCUREMENT ALLA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE (prima parte)
di Daniele Perugini
Garantire una sostenibilità ambientale a vantaggio delle generazioni future non è soltanto un impegno oggetto di accordi sovranazionali, ma una necessità sempre più impellente cui sono chiamate le Società attuali. La produzione industriale sostenibile e il consumo virtuoso delle energie non rinnovabili costituiscono due dei fattori determinanti per un’economia indirizzata al riuso, alla circolarità e alla limitazione dell’impatto ambientale. Se in primis i singoli possono far la loro parte con dei piccoli gesti quotidiani, a partire da un consumo maggiormente consapevole, un significativo contributo può venire indubbiamente anche dalla Pubblica Amministrazione: questa costituisce un mercato di sbocco particolarmente interessante non solo per le dimensioni che, grazie al Green Public Procurement (i c.d. Acquisti Verdi), può rappresentare una leva determinante nel favorire la sostenibilità ambientale, intervenendo dal lato della domanda nelle consuete attività di acquisizione di beni e servizi.
di Daniele Perugini
Con il decreto legislativo n. 106/2018 viene recepita nel nostro ordinamento la Direttiva (UE) 2016/2102, relativa all’accessibilità dei siti web e delle applicazioni mobili degli enti pubblici. Con il decreto, che interviene modificando la Legge n. 4/2004 (la c.d. legge Stanca, dal nome del ministro proponente), si tutela e garantisce, in particolare, il diritto di accesso ai servizi informatici e telematici della pubblica amministrazione e ai servizi di pubblica utilità da parte delle persone con disabilità.
OPEN DATA, TRA TRASPARENZA E PRIVACY: SVILUPPI E TENDENZE FINO AL DECRETO ATTUATIVO DEL GDPR
di Linda Bertolucci
L’open government data è un fenomeno che, nel nostro ordinamento, sta assumendo i tratti sempre più definiti di un paradigma che fa riferimento alle politiche ed alle azioni rivolte all’apertura dei dati pubblici. Nel circoscrivere il perimetro in positivo di tale paradigma, nell’individuare le zone d’ombra che, in maniera altrettanto decisiva, rappresentano battute d’arresto in termini applicativi, l’attenzione sarà rivolta all’aspetto essenzialmente genetico del fenomeno, segnato, inevitabilmente, dal bilanciamento di due valori in gioco: privacy e trasparenza. È un confronto ancora aperto, i cui sviluppi attuali sono determinati, da ultimo, dalla pubblicazione del decreto di armonizzazione del Regolamento europeo per la protezione dei dati personali (GDPR).
SPUNTI DI INNOVAZIONE NELLA QUALITA DELLA REGOLAMENTAZIONE
di Daniele Perugini
Regole chiare, intellegibili e ben formulate sono tra i fattori chiave per la competitività dei Paesi e la loro capacità di attrarre investimenti. Il “fattore normativo”, la certezza del diritto e la fluidità dell’eventuale contenzioso, sono elementi che, unitamente ai vincoli economici e fiscali, determinano lo sviluppo di una Nazione. Come testimoniano alcuni interventi anche recenti sul dibattito pubblico e la qualità della regolamentazione che prevedono la partecipazione degli amministrati al processo decisionale, la strada dell’innovazione, sospinta principalmente a livello comunitario e supportata anche dai moderni studi sull’economia comportamentale, è ormai tracciata.
di Daniele Perugini
Basta anche un episodio isolato per scagliare l’ennesimo anatema generalizzato contro i dipendenti pubblici, ritenuti, di fronte all’opinione pubblica, gli unici responsabili delle inefficienze della Pubblica Amministrazione. Campagne mediatiche ed esternazioni politiche hanno progressivamente determinato l’instaurazione di un clima tendenzialmente ostile verso una categoria di lavoratori variegata e, per definizione, al servizio della Nazione. Introdurre ulteriori strumenti repressivi, oltre che rappresentare un aggravio strutturale e finanziario privo di un adeguato ritorno economico, va a ledere ulteriormente il rapporto tra i vari attori (cittadini, politica, amministrazioni pubbliche e dipendenti), in un contesto, peraltro, già diffusamente dotato di sistemi di controllo tecnologici ed amministrativi e in cui, in ogni caso, è previsto uno specifico procedimento disciplinare volto di sanzionare i «furbetti del cartellino» colti in flagranza di reato.
Verso un modello a rete? Criticità e prospettive nella prevenzione della corruzione
di Linda Bertolucci
Negli ultimi decenni è progressivamente cresciuto l’interesse da parte delle istituzioni riguardo alle politiche di prevenzione della corruzione. Ciò si è tradotto nella definizione di un set di regole che, in un’ottica di prevenzione, hanno rivisto l’organizzazione della macchina amministrativa, peraltro già coinvolta in più processi di riforma, andando ad individuare nuove strutture e figure dedicate, in primis il Responsabile della prevenzione della corruzione. Dai risultati di questi primi anni di applicazione della disciplina scaturisce un focus sulle criticità e problematiche che implica una riflessione in cui intravedere prospettive e tendenze di una partita ancora aperta.
PRIMI PASSI DEL GDPR, IN ATTESA DEL DECRETO DI ARMONIZZAZIONE
di Daniele Perugini
In attesa che vengano approvate le disposizioni di armonizzazione del Regolamento europeo UE n. 2016/679 con il nostro ordinamento interno, non vi è dubbio che dal 25 maggio 2018 per le amministrazioni pubbliche qualcosa è cambiato in relazione alla protezione dei dati personali e al loro trattamento. I primi adempimenti richiesti, all’interno di un sistema più articolato e complesso che in passato, hanno già evidenziato nuovi profili di accountability e la necessità di un preventivo monitoraggio dei processi, elementi che non possono essere assolutamente disattesi.
Protezione dei dati personali nella PA: al via il nuovo Regolamento
di Daniele Perugini
Nell’imminenza della definitiva applicazione del Regolamento europeo sulla protezione dei dati personali, emergono ancora alcune criticità sugli adempimenti, legate al novellato quadro normativo ed al ritardo nella pubblicazione del previsto decreto legislativo di adeguamento delle disposizioni nazionali previgenti a quelle di nuova emanazione comunitaria. Il Regolamento prevede anche per le amministrazioni pubbliche alcuni adempimenti, preliminari alla definitiva applicazione della nuova disciplina che decorre dal prossimo 25 maggio ed in previsione di un’intensa attività di adeguamento che proseguirà anche dopo tale scadenza.
Reddito di inclusione: le novità
di Daniele Perugini
In un’Italia in cui metà delle famiglie del Mezzogiorno non riesce ad arrivare a fine mese, la lotta alla povertà va inglobata all’interno di un più ampio processo di inclusione: è questo l’obiettivo del “Reddito di inclusione” (ReI), misura unica nazionale di contrasto alla povertà, riservata ad una platea molto ampia di popolazione bisognosa, in continuità con il SIA (Sostegno per l’inclusione attiva) e l’ASDI (Assegno di disoccupazione) che, a partire da gennaio del 2018, sono sostituite in via espansiva. Dal prossimo luglio, le disposizioni della Legge n. 205/2017 ne hanno modificato in parte i contenuti inizialmente stabiliti con la norma istitutiva (il decreto legislativo n. 147/2017), sostanzialmente estendendo ora l’ambito di applicazione ed aumentando l’importo della componente economica della prestazione. L’Inps, con la Circolare n. 57 del 28 marzo 2018, ha illustrato le modifiche introdotte, con riferimento alle specifiche decorrenze.
Al via il rinnovo delle RSU del pubblico impiego (seconda parte)
di Daniele Perugini
In questi giorni la campagna elettorale per il rinnovo delle Rappresentanze Sindacali Unitarie nei Comparti Funzioni centrali, Funzioni Locali, Sanità, Istruzione e ricerca, Presidenza del Consiglio è entrata nella fase più viva, in previsione delle operazioni di voto che si terranno nei giorni 17, 18 e 19 aprile prossimi. Dopo aver declinato alcuni elementi caratterizzanti questi organismi di rappresentanza dei lavoratori e aver riepilogato le procedure già attivate per questa tornata elettorale, il focus si concentra ora sull’evento topico della partecipazione democratica, le votazioni e, a seguito dello scrutinio, l’insediamento delle nuove Rappresentanze.
AL VIA IL RINNOVO DELLE RSU DEL PUBBLICO IMPIEGO
Di Daniele Perugini
Con l’insediamento delle nuove Camere che avverrà in questi giorni ci si auspica, come cittadini elettori, che considerarsi proficua l’esperienza delle elezioni politiche nazionali, anche se dagli esiti ancora in fieri per la formazione di un Governo. Ma ecco che, come dipendenti pubblici, si prospetta già un’altra campagna elettorale, quella per il rinnovo in ogni struttura lavorativa della Rappresentanza Sindacale Unitaria (RSU), riservato ai Comparti Funzioni centrali, Funzioni Locali, Sanità, Istruzione e ricerca, Presidenza del Consiglio. Tralasciando disquisizioni sulla rappresentanza e sulla rappresentatività, che appassionano la dottrina e le assemblee sindacali, è proprio in vista di questo importante passaggio di partecipazione democratica che può esser invece utile delineare alcuni elementi delle RSU e del processo di rinnovo dei componenti che si concretizzerà nel voto dei giorni 17, 18 e 19 aprile prossimi.
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