di Arturo Bianco
Si deve ritenere che la durata minima degli incarichi dirigenziali, compresi quelli conferiti a tempo determinato, sia triennale. Le amministrazioni possono dare corso ad assunzioni a tempo determinato di dirigenti esterni solamente se non vi sono analoghe professionalità all’interno dell’ente, anche come categoria D per gli incarichi dirigenziali. Sono queste le più recenti indicazioni dettate dalla giurisprudenza della Corte di Cassazione e dei tribunali amministrativi.
di Salvio Biancardi
In tema di affidamento, negli enti locali, di incarichi dirigenziali a soggetti esterni all’amministrazione si applica l’art. 19 d.lgs. n. 165 del 2001 secondo cui la durata di tali incarichi non può essere inferiore a tre anni né eccedere il termine di cinque, e non già l’art. 110, comma 3, d.lgs. n. 267 del 2000 (T.U. Enti locali). Lo ha precisato la Corte dei conti, Sez. di controllo per la Regione Emilia Romagna nel parere n. 220/2021.
di Pierluigi Tessaro
L’accordo politico raggiunto giovedì 25 novembre 2021 fra il Ministro dell'Economia Franco e i rappresentanti delle forze politiche è servito a definire lo stanziamento di 8 miliardi di euro destinato alla riduzione delle imposte a partire dal prossimo anno. Nello specifico, 7 miliardi andranno a ridurre gli scaglioni e le aliquote IRPEF, mentre 1 miliardo sarà destinato alla diminuzione dell'Irap.
di Salvio Biancardi
A seguito delle modifiche apportate dall’art. 18, comma 1-ter, lettere b) e c), del decreto legge n. 162/2019, la disciplina prevista dall’art. 3, commi 13 e 14, della legge n. 56/2019 in materia di compensi dovuti per l’attività di presidente o di membro della commissione esaminatrice dei concorsi per l’accesso a un pubblico impiego indetti dalle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, e degli enti pubblici non economici nazionali, non può essere estesa ai concorsi indetti dagli enti locali, trattandosi di disposizioni eccezionali che non possono essere interpretate estensivamente, né in analogia.
LE CONSEGUENZE DELLE ASSENZE INGIUSTIFICATE PER IL MANCATO POSSESSO DEL GREEN PASS
Quali sono le conseguenze che derivano dalle assenze ingiustificate per il mancato possesso del green pass?
LA CONSEGUENZA DEL MANCATO POSSESSO DEL GREEN PASS
Quali conseguenze maturano a carico di un dipendente che non è in possesso del green pass o che non lo esibisce ai controlli?
IL RESPONSABILE DEI CONTROLLI PER IL POSSESSO DEL GREEN PASS
Le amministrazioni devono individuare il responsabile dei controlli per la verifica del possesso del green pass da parte dei dipendenti, degli amministratori, del personale delle società utilizzate dall’ente e dei visitatori?
Di Arturo Bianco
Negli enti locali che hanno un numero di dipendenti non superiore a 100 la mobilità volontaria deve essere sempre autorizzata da parte dell’ente. E’ quanto prevede l’articolo 12 del d.l. n. 146/2021, cd fiscale, correggendo l’errore contenuto nel d.l. n. 80/2021, disposizione che -ad una lettura testuale- sembrava avere reso impossibile la mobilità volontaria sia in entrata sia in uscita in tutti gli enti locali aventi un numero di dipendenti compreso entro le 100 unità.
di Pierluigi Tessaro
L’INPS erogherà l’assegno unico universale a partire dal mese di marzo 2022, anche se le domande da parte delle famiglie con figli fino a 21 anni potranno essere trasmesse all’istituto previdenziale dal mese di gennaio. Per i titolari di redditi più bassi, l’importo mensile da corrispondere dovrebbe aggirarsi intorno ai 180 euro mensili per figlio, con un incremento fino a 250-260 euro per figlio dal terzo in poi o in caso di disabilità.
A cura di Salvio Biancardi
Le risorse economiche degli incentivi concernenti le funzioni non svolte, non possono essere re distribuite, ma confluiscono nel risultato di amministrazione. Lo ha rammentato la Corte dei conti, sez. regionale di controllo per la Regione Lombardia, n. 131 del 23 settembre 2021.
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