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NESSUN CONTO GIUDIZIALE PER CHI UTILIZZI LA CARTA DI CREDITO

di Salvio Biancardi

Non è tenuto a redigere il conto giudiziale, ma solo quello amministrativo, l’utilizzatore della carta di credito aziendale. Tale soggetto non è, pertanto, agente contabile (ma amministrativo), fatta eccezione nel caso in cui il medesimo coincida con la figura dell’economo.

Lo ha chiarito la Corte dei conti per il Lazio, con la sentenza n. 302/2024.

L’ACCESSO CIVICO GENERALIZZATO: RUOLO E FINALITÀ ALLA LUCE DELLA PIÙ RECENTE GIURISPRUDENZA AMMINISTRATIVA

di Francesco Vicino

Con la recente sentenza del Tar Calabria, Sez. II, 13 settembre 2024, n. 1322, il giudice amministrativo è tornato a pronunciarsi sul tema dell’accesso civico generalizzato, delineando anche quali sono gli adempimenti che incombono di volta in volta sulle amministrazioni

La consacrazione del diritto del cittadino di accedere ad atti e documenti prodotti dalla Pubblica Amministrazione, avvenuta anche e soprattutto a seguito del completamento del processo di codificazione di siffatto principio, ha segnato in maniera decisa e irreversibile l’inizio di un nuovo corso per il diritto amministrativo italiano.

SPESE ECONOMALI E DI RAPPRESENTANZA DA MONITORARE CON ATTENZIONE

di Salvio Biancardi

Le spese economali e di rappresentanza vanno sempre monitorate con la massima attenzione per evitare il rischio di un giudizio di conto che potrebbe portare all’addebito delle suddette spese a carico dell’economo.

La recente sentenza della sezione giurisdizionale per la Regione Calabria, n. 139/2024, assume particolare interesse poiché fornisce un decalogo da seguire per evitare l’instaurarsi del citato giudizio.

GLI AFFIDAMENTI DI VALORE INFERIORE AD € 5.000 VANNO EFFETTUATI SULLE PIATTAFORME DIGITALI DI APPROVVIGIONAMENTO (PAD) SIN DAL 1° GENNAIO 2024

di Salvio Biancardi

Attualmente, oggetto di ampia discussione è la possibilità o meno di poter effettuare gli affidamenti di valore inferiore ad € 5.000 al di fuori delle piattaforme di approvvigionamento digitale di cui all’art. 25 del D.Lgs. 36/2023, in virtù dell’art. 1, co. 450 della Legge 296/2006, ad oggi non espressamente abrogato. 

LA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA DECENTRATA INTEGRATIVA TARDIVA

di Arturo Bianco

Il contratto collettivo decentrato integrativo deve essere sottoscritto entro l’anno ed è opportuno evitare che ciò avvenga negli ultimi mesi dell’anno. Le singole amministrazioni sono impegnate sia ad avviare tempestivamente la contrattazione che a dare corso da subito alla costituzione del fondo, ma hanno anche la possibilità di utilizzare lo strumento della deliberazione unilaterale in luogo della contrattazione decentrata integrativa, anche assegnando una durata provvisoria a tale provvedimento.

IL CONTO ANNUALE PER IL 2023

di Arturo Bianco

I revisori dei conti possono certificare la regolarità della costituzione del fondo per la contrattazione decentrata sia all’atto in cui esso viene adottato sia al momento in cui stipulato il contratto collettivo decentrato integrativo. Nelle informazioni che devono essere fornite occorre tenere conto delle novità introdotte dal contratto collettivo nazionale di lavoro del triennio 2019/2021. Lo dice la circolare della RGS 3 luglio 2024 n. 32 “Il conto annuale 2023 – rilevazione prevista dal titolo V del d.lgs. n. 165/2001”.

LA GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA SU MOBILITA’, SCORRIMENTO E CONVENZIONI

di Arturo Bianco

La mobilità prevale sullo scorrimento delle graduatorie, che non costituisce un diritto soggettivo, ma un semplice interesse legittimo. Il ricorso alle convenzioni ed al conseguente scavalco condiviso non può essere equiparato ad una assunzione. Sono queste le più recenti indicazioni della giurisprudenza amministrativa in materia di mobilità, di scorrimento di graduatorie dello stesso ente e di scavalco condiviso.

L’UTILIZZO DEL BUONO PASTO COME STRUMENTO DI WELFARE

di Pierluigi Tessaro

I buoni pasto, o ticket restaurant, sono ormai entrati a pieno titolo nelle politiche di welfare delle realtà aziendali, pubbliche e private. Si tratta di strumenti di pagamento alternativi al denaro che le amministrazioni concedono ai propri dipendenti come servizio sostitutivo della mensa aziendale.

Sono, quindi, esclusi dagli istituti contrattuali perché non incidono sul trattamento economico fondamentale riconosciuto al lavoratore.

LE MISURE A FAVORE DEI LAVORATORI DIPENDENTI PER IL 2024: IL RAFFORZAMENTO DEGLI SGRAVI CONTRIBUTIVI, L’ACCORPAMENTO DEL PRIMO E SECONDO SCAGLIONE DELL’IRPEF E LE PROSSIME NOVITÀ

di Pierluigi Tessaro

L’articolo 1, comma 15, della legge di bilancio 2024, n. 213 del 30/12/2023, ha confermato lo sgravio contributivo stabilito dall’articolo 39 del D.L. n. 48 del 4/5/2023, ovvero 7% se l’imponibile contributivo non supera € 1.923, 6% per imponibili previdenziali mensili eccedenti € 1.923 e fino a € 2.692.

L’esonero contributivo, introdotto nel 2022 dall’art. 1, comma 121, della legge di Bilancio 2022, n. 234 del 30/12/2021, nella misura dello 0,8% e attribuito in presenza di un imponibile previdenziale non superiore a € 2.692, è stato poi innalzato al 2% a partire dal mese di luglio 2022 sulla base dell’art. 20 del D.L. n. 115 del 9/8/2022.

LE PROGRESSIONI ORIZZONTALI NON POSSONO PREVEDERE REQUISITI DIVERSI DA QUELLI STABILITI DAL CCNL

di Pierluigi Tessaro

Con la sentenza n. 19703/2023, la Corte di Cassazione ha stabilito la nullità dei contratti decentrati posti in essere in contrasto con le disposizioni del contratto nazionale di riferimento.

Nel caso esaminato dalla Corte, le progressioni orizzontali, definite nei nuovi ccnl 2019-2021 differenziali economici di professionalità, erano state attribuite con il solo requisito dell’anzianità di servizio.

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