di Salvio Biancardi
Con l’introduzione del nuovo codice dei contratti pubblici è stata prevista la possibilità, per le stazioni appaltanti, di vincolare la partecipazione alle gare da parte di operatori economici che dispongono di sedi collocate sul territorio ad una distanza ridotta rispetto al lugo in cui la prestazione deve essere erogata.
di Francesco Vicino
Introduzione
La trasformazione digitale è un processo evolutivo necessario che riguarda ogni ambito della società moderna e che, inevitabilmente, comporta notevoli conseguenze anche in tema di regolamentazione. Ne è un chiaro esempio il Nuovo Codice dei Contratti Pubblici (di seguito anche solo “Codice”), di cui al Decreto Legislativo n. 36 del 2023, che contiene una Parte II interamente dedicata alla “digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti”.
di Salvio Biancardi
Il Decreto Correttivo, il cui iter per la pubblicazione richiede ancora alcuni passaggi, tra i quali quello presso le commissioni parlamentari, presenta degli importanti elementi di novità che dovrebbero consentire di fornire un’accelerazione all’iter del procedimento di affidamento dell’appalto qualora insorgano problemi di funzionamento della piattaforma telematica di ANAC riguardante il Fascicolo virtuale dell’Operatore Economico (FVOE).
Nessun incentivo tecnico può essere riconosciuto al cospetto di un affidamento diretto “puro”. La precisazione è stata fornita nella delibera della Corte dei Conti Sardegna n. 96/2022, in sede consultiva.
In ogni caso, la Corte riconosce la possibilità di incentivare il personale nel caso in cui la stazione appaltante, per la complessità della fattispecie, nonostante la forma semplificata della procedura, ricorra ad una procedura comparativa.
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