La erogazione della indennità di specifiche responsabilità può essere effettuata con cadenza mensile o è subordinata alla valutazione dei risultati raggiunti?
Spetta ai contratti collettivi decentrati integrativi decidere le modalità di erogazione della indennità di specifiche responsabilità, in particolare se con cadenza mensile e/o annuale o altra cadenza. Non vi è alcuna necessità, né alcuna possibilità, di subordinare la sua erogazione alla valutazione, in quanto questo requisito non è richiesto dalla contrattazione nazionale. Essa collega la erogazione del compenso allo svolgimento di queste attività e non agli esiti delle stesse.
La misura della indennità di specifiche responsabilità può essere fissata in modo differenziato per categorie e/o per compiti aggiuntivi effettivamente svolti?
Spetta ai contratti collettivi decentrati integrativi fissare la misura della indennità di specifiche responsabilità entro il tetto massimo di 2.500 euro annui che è fissato dal contratto collettivo nazionale di lavoro. Entro tale soglia massima si può stabilire che questa misura sia graduata in relazione tanto alla categoria di inquadramento quanto ai compiti di responsabilità assegnati. Non vi è una soglia minima fissata dal contratto nazionale.
Le amministrazioni locali che erano soggette al patto di stabilità possono finanziare assunzioni di personale a tempo indeterminato con i resti delle capacità assunzionali del triennio precedente non utilizzati?
Le amministrazioni locali possono utilizzare i resti delle capacità assunzionali del triennio precedente che non sono già stati utilizzati per finanziare nuove assunzioni. Quindi nel 2016 si possono utilizzare i resti delle capacità assunzionali del 2013 (per questo anno vi sono pareri differenti tra le sezioni regionali di controllo della Corte dei Conti), del 2014 e del 2015. Vi sono pareri differenti tra le sezioni regionali di controllo della Corte dei Conti sulla necessità che la utilizzazione di queste capacità assunzionali fosse già stata programmata nel fabbisogno.
Quali sono i tetti per le assunzioni di personale nel 2016 negli enti che non erano soggetti al patto di stabilità?
Negli enti che non erano soggetti al patto di stabilità il tetto è fissato in relazione al numero dei dipendenti cessati, viene cioè consentito il turn over completo. Sulla base delle previsioni della legge di stabilità 2016 si può andare fino al 100% dei risparmi derivanti dalle cessazioni.
Quali sono i tetti di spesa per le assunzioni di personale nel 2016 negli enti che erano soggetti al patto di stabilità?
Il tetto di carattere generale è fissato nel 25% dei risparmi delle cessazioni dell’anno precedente. Questa percentuale sale allo 80% per le assunzioni del personale in sovrannumero degli enti di area vasta. Essa sale al 75% per i comuni con popolazione inferiore a 10.000 abitanti che hanno un rapporto tra dipendenti e popolazione inferiore a quello previsto per gli enti dissestati. Arriva per il solo 2016 al 100% dei risparmi delle cessazioni dell’anno precedente negli enti che hanno un rapporto tra spesa del personale e spesa corrente inferiore al 25%.
Un dipendente che svolge la sua attività in una giornate festiva essendo stato preventivamente collocato in servizio in tale data ha diritto a compensi ulteriori e/o al recupero della giornata?
La risposta è negativa per una parte rilevante della giurisprudenza, anche della Corte di Cassazione, nonché per l’Aran, il Dipartimento della Funzione Pubblica e la Ragioneria Generale dello Stato. Viene messo in evidenza che la erogazione della indennità di turno festiva deve essere considerata come onnicomprensiva. Si deve sottolineare che per una parte della giurisprudenza, anche della Corte di Cassazione, sia pure non di recente, e per le organizzazioni sindacali in questo caso occorre dare corso alla remunerazione ex articolo 24 del CCNL 14.9.2000 (cd code contrattuali) ed al recupero della giornata. E’ da considerare acquisito che tale disposizione si applichi nel caso di dipendente che svolge in modo aggiuntivo rispetto al proprio normale orario di lavoro tali prestazioni.
Un dipendente che percepisce la indennità di turno può percepire il compenso per il disagio per remunerare le condizioni di difficoltà determinate dalla necessità di dovere lavorare con orari diversi?
La erogazione della indennità di turno remunera completamente ed integralmente il disagio determinato dalla articolazione dell’orario con modalità che determinano condizioni di difficoltà al dipendente. In questi casi il compenso per il disagio non può essere erogato, tranne che esso remuneri la presenza di elementi ulteriori che non afferiscono alla articolazione dell’orario di lavoro.
Le condizioni per la turnazione del personale fissate dal contratto collettivo nazionale di lavoro del 14 settembre 2000 sono da ritenere tassative?
Le condizioni fissate dal contratto collettivo nazionale di lavoro del 14 settembre 2000, cd code contrattuali, per la turnazione sono da ritenere tassative. Esse possono essere così sintetizzate:
- orario di servizio articolato per almeno 10 ore;
- durata ininterrotta dell’orario di servizio;
- articolazione in modo equilibrato nell’arco mensile dell’orario di lavoro dei dipendenti tra i vari turni.
La produttività deve essere ripartita necessariamente tra tutto il personale cui siano stati assegnati obiettivi può essere limitata a gruppi di dipendenti?
Spetta alla contrattazione collettiva decentrata integrativa decidere quante risorse del fondo devono essere destinate alla produttività di cui possono beneficiare tutti i dipendenti che hanno avuto assegnato obiettivi e quanta parte vada invece riservata a singoli dipendenti o gruppi di dipendenti in considerazione del carattere strategico per l’ente degli obiettivi assegnati.
Gli obiettivi assegnati ai dipendenti possono essere riferiti al mantenimento della condizione esistente e/o allo svolgimento di attività che hanno natura obbligatoria?
Sulla base delle previsioni dettate dal D.Lgs. n. 150/2009 gli obiettivi assegnati devono avere una natura sfidante e corrispondere alle caratteristiche fissate dallo stesso, carattere cd smart. Non si può escludere che in una specifica situazione che ha natura eccezionale il mantenimento della condizione esistente (ad esempio per riduzione del personale) o lo svolgimento di attività obbligatorie (ad esempio per forti ritardi) rispetti questi requisiti
La valutazione positiva da parte del dirigente/responsabile è condizione essenziale per la erogazione della indennità di produttività?
La valutazione positiva da parte del dirigente/responsabile, unitamente alla attestazione dell’effettivo raggiungimento degli obiettivi assegnati da parte dell’organismo di valutazione sono le condizioni essenziali, unitamente alla preventiva assegnazione degli obiettivi ed alla adozione della metodologia di valutazione, per la erogazione di questo compenso
LE CONDIZIONI PER LE ASSUNZIONI FLESSIBILI
Oltre al rispetto delle condizioni che consentono in generale le assunzioni, per quelle a tempo determinato o con altre forme flessibili vi sono dei vincoli ulteriori?
Gli oneri per le assunzioni flessibili devono restare nel tetto di spesa del 2009 per i comuni che hanno rispettato il tetto di spesa del personale. In questo ambito entrano le assunzioni a tempo determinato, i contratti di somministrazione, il lavoro accessorio, i contratti di formazione e lavoro, i rapporti formativi, le convenzioni e le collaborazioni coordinate e continuative. Non vi entrano gli oneri per le convenzioni di personale e per il ricorso al comando.
LE CONDIZIONI PER LE ASSUNZIONI A TEMPO INDETERMINATO
Oltre al possesso delle condizioni che consentono le assunzioni, per quelle a tempo indeterminato vi sono dei vincoli ulteriori?
Occorre restare nel tetto di spesa stabilito dal legislatore per queste assunzioni, tetto che per il 2016 è fissato nel 25% dei risparmi determinati dalle cessazioni dell’anno precedente, cui si possono sommare i resti delle capacità assunzionali dei tre anni precedenti non utilizzati. Le amministrazioni devono inoltre avere rideterminato nell’ultimo triennio la dotazione organica, devono avere adottato il piano delle pari opportunità e devono avere adottato la deliberazione con cui attestano di non avere personale in sovrannumero e/o in eccedenza.
LE CONDIZIONI PER LE ASSUNZIONI
Quali sono le condizioni che un ente deve rispettare per potere dare corso ad assunzioni di personale?
Le amministrazioni devono dimostrare di avere rispettato il patto di stabilità e di avere rispettato il tetto di spesa del personale. Tali dimostrazioni devono essere relative all’anno precedente. Appare opportuno che esse dimostrino anche che, allo stato delle previsioni, esse rispetteranno nel corso del 2016 i vincoli del pareggio di bilancio. Occorre inoltre dimostrare che esse hanno determinato le condizioni che consentono la certificazione dei crediti dei privati ex DL n. 66/2014
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