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La direttiva del comitato di settore per il rinnovo dei CCNL

Di Arturo Bianco

Con l’adozione della direttiva da parte del comitato di settore delle funzioni locali (personale delle regioni, degli enti locali, delle camere di commercio, delle Ipab a prevalente attività sociale etc) e con la indicazione nel disegno di legge di bilancio del 2018 delle risorse aggiuntive stanziate per il rinnovo dei CCNL del personale delle amministrazioni statali, si sono completati i passaggi preliminari necessari per definizione dei nuovi contratti collettivi nazionali di lavoro del personale dei 4 comparti del pubblico impiego per il triennio 2016/2018. Ricordiamo che il D.Lgs. n. 75/2017 ha risolto i dubbi sulla individuazione delle materie oggetto di contrattazione decentrata e le direttive del Governo e del comitato di settore sono state emanate.

Espropri, occupazioni illegittime e reiterazioni dei vincoli: la difesa dei privati

a cura di Marco Morelli*

Spesso il privato cittadino è del tutto ignaro degli strumenti di difesa del proprio diritto di proprietà dinanzi ad azioni delle pubbliche amministrazioni dirette alla realizzazione di opere pubbliche o di pubblica utilità. Si pensa, in automatico, solo agli espropri c.d. nuovi ed agli interessi di difesa della proprietà per occupazioni o espropriazioni legittime. In tal senso l’attenzione è alle azioni esperibili per tentare di “bloccare” la realizzazione dell’opera con possibili ricorsi al Giudice amministrativo ovvero alle azioni dirette alla opposizione alla stima dell’indennità di esproprio.

La banda (ultralarga) dei Piccoli Comuni

a cura di Daniele Perugini

Dopo ben sedici anni di percorso parlamentare, a cavallo di quattro legislature, lo scorso 28 settembre è stato definitivamente approvato al Senato un provvedimento (intitolato “Misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni, nonché disposizioni per la riqualificazione e il recupero dei centri storici dei medesimi comuni”, il cosiddetto “salvaborghi”) che attesta l’importanza strategica per lo sviluppo del Paese dei centri urbani con meno di cinquemila abitanti. Questo strumento di indirizzo e di misure specifiche, pur scontando gravi ritardi, riempie un vuoto normativo e risponde ad un’esigenza diffusa di valorizzazione territoriale ed integrazione intersettoriale, restituendo finalmente al Paese, in una visione lungimirante, le condizioni e le prospettive per lo sviluppo di quella parte dell’Italia che non può che definirsi non metropolitana e non urbana.

La risoluzione unilaterale del  rapporto  di  lavoro  “coatta” (o  d’ufficio)

a cura di Francesco Disano

Il decreto legge 06.12.2011, n. 201, convertito  nella legge  22.12.2011, n. 214  ( c.d. “Legge Monti -Fornero)  e  il quello successivo sulla Pubblica Amministrazione  del  24.06.2014, n. 90, convertito dalla   legge  11.082014 , n. 114, hanno radicalmente  e profondamente mutato le norme riguardanti  la risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro nell’ambito delle  pubbliche amministrazioni. I due provvedimenti  legislativi sono finalizzati a  limitare la possibilità del proseguimento del  rapporto di lavoro successivamente al  compimento dell'età pensionabile per i dipendenti  del pubblico impiego.

L’incentivo delle funzioni tecniche

a cura di Arturo Bianco

Le nuove disposizioni sulla incentivazione delle funzioni tecniche si applicano alle attività svolte dai dipendenti dopo la entrata in vigore del D.Lgs. n. 50/2016, cd nuovo codice dei contratti. La loro erogazione è subordinata alla approvazione del regolamento da parte dell’ente ed alla definizione della contrattazione per la loro ripartizione. La incentivazione della progettazione delle opere pubbliche non deve essere inserita nel 2% previsto come tetto per l’incentivazione delle funzioni tecniche. I compensi maturati per le attività svolte prima della adozione del regolamento possono essere erogati solamente dopo l’approvazione dello stesso. Questi compensi possono essere previsti anche per le attività svolte prima della sua adozione. Sono queste le indicazioni che arrivano dall’ANAC e dalle sezioni regionali di controllo della Corte dei Conti in tema di incentivazione delle funzioni tecniche.

LE CAPACITA’ ASSUNZIONALI 2017

DOMANDA

Un comune con popolazione superiore a 3.000 abitanti che sta entro il rapporto dipendenti popolazione previsto dal Decreto del Ministero dell’Interno del 10 aprile 2017 in che misura può utilizzare i risparmi delle cessazioni di personale dell’anno precedente?

RISPARMI

Un comune con popolazione superiore a 3.000 abitanti che sta entro il rapporto dipendenti popolazione previsto dal Decreto del Ministero dell’Interno del 10 aprile 2017 può utilizzare i risparmi derivanti dalle cessazioni del 2016 entro il tetto del 75%; se il rapporto dipendenti popolazione eccede questo rapporto può utilizzare tale risparmi nella misura del 25%.

I RESTI DEI RISPARMI PER LE CAPACITA’ ASSUNZIONALI DEL TRIENNIO PRECEDENTE

DOMANDA

I resti derivanti dai risparmi per le capacità assunzionali del triennio precedente non utilizzati possono esserlo nel corso del 2017?

RISPOSTA

Sulla base delle previsioni del DL n. 90/2014, per come interpretato dal DL n. 78/2015, i comuni possono utilizzare i resti delle capacità assunzionali del triennio precedente che non sono stati utilizzati per finanziare nuove assunzioni. Sulla base delle indicazioni dettate da numerose sezioni regionali di controllo della Corte dei Conti condizione per potere utilizzare queste capacità assunzionali è che l’ente abbia previsto la utilizzazione di tali capacità assunzionali nella programmazione del fabbisogno dell’anno.

LE CAPACITA’ ASSUNZIONALI DEI VIGILI

DOMANDA

Il comune deve necessariamente destinare i risparmi derivanti dalle cessazioni dei vigili per l’assunzione di nuovi vigili?

RISPOSTA

La scelta dei profili professionali da assumere appartiene alla autonomia delle singole amministrazioni, per cui non vi è alcun vincolo a destinare i risparmi derivanti dalle cessazioni di vigili per nuove assunzioni dello stesso profilo professionale. Il dettato legislativo di cui alla legge di conversione del DL n. 14/2017 consente alle amministrazioni di potere utilizzare queste cessazioni con uno specifico budget.

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Offerta irregolarizzabile e da escludere se manca l’indicazione degli oneri aziendali interni (anche se il bando non è chiaro)

A cura di Stefano Usai

Senza oneri aziendali (c.d. interni) sulla sicurezza,  l’offerta risulta priva di un elemento essenziale richiesto ora, ai sensi del comma 10 dell’articolo 95 del codice dei contratti, a pena di esclusione insuscettibile di essere “regolarizzato” con il soccorso istruttorio integrativo (previsto dall’articolo 83, comma 9 del codice).

Curare il particolare e lasciare traccia nelle procedure espropriative

a cura di Marco Morelli

Il giudizio contabile e le questioni risarcitorie sulle occupazioni illegittime sono un tema di sicuro interesse per le pubbliche amministrazioni. Occorre, allora, per non incorrere nel relativo sindacato del Giudice contabile, sapersi “tutelare”, sapersi mettere al riparo da contestazioni. L’operatore di settore deve fondare la propria attività su due principi di fondo: curare il particolare e lasciare traccia. Sono i due principi di fondo ispiratori per non incorrere, in maniera violenta, nelle forche del giudizio contabile. 

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Direttore di Redazione: Dott. Arturo Bianco

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