Nel soccorso istruttorio integrativo non è consentita la dilazione del termine concesso per regolarizzare
A cura di Stefano Usai
La recentissima pronuncia del Tar Molise, Campobasso, sez. I, n. 159/2017 consente di affrontare alcune questioni – per certi aspetti innovative – poste dall’applicabilità del soccorso istruttorio integrativo del codice dei contratti circa la stessa discrezionalità della stazione appaltante nel valutarne la latitudine oggettiva (intesa come ambito di riferimento).cPremessa all’analisi della questione specifica è la riscrittura del soccorso istruttorio integrativo per effetto del decreto correttivo, ora Decreto legislativo 56/2017, pubblicato in G.U. il 5 maggio 2017 n. 103 – in vigore dal 20 maggio - dovuta all’articolo 52, comma 1, lett. d).
L’ambito normativo del codice applicabile agli appalti sotto soglia comunitaria
A cura di Stefano Usai
L’articolo 21, comma 1 del testo del decreto correttivo apporta rilevanti modifiche all’articolo 35 del Codice. In particolare, la lettera a) e la lettera b) dell’articolo 21, in particolare, modificano i commi 1 e 2 dell’art. 35 del codice, in cui sono elencate le soglie di rilevanza comunitaria nei settori ordinari e speciali del Codice dei contratti pubblici, intervenendo sulla formulazione attuale, che – prima dell’elencazione delle soglie – precisa che le disposizioni del codice si applicano ai contratti pubblici, il cui importo, al netto dell'imposta sul valore aggiunto, è pari o superiore alle medesime soglie.
Il RUP nello schema di decreto correttivo del codice degli appalti
a cura di Stefano Usai
Lo schema del decreto correttivo, ora trasmesso ufficialmente alla Camera dei Deputati (atto n. 397) per la prosecuzione sui pareri parlamentari, contiene – tra le diverse – importanti revisioni in tema di RUP ed in specie, per ciò che qui interessa trattante, nell’ambito dell’articolo 31 del nuovo codice degli appalti. Aspetto non irrilevante è che – semplificando – le modifiche incidono sull’aspetto della nomina e degli stessi poteri dell’ANAC circa la possibilità di definire, proprio in tema di atti di nomina, alcune disposizioni che il dirigente/responsabile del servizio dovrà applicare.
Nuove norme per le commissioni di gara nello schema di decreto correttivo del codice
a cura di Stefano Usai
Lo schema di decreto correttivo del codice degli appalti presentato dal Governo composto di ben 84 articoli, soggetto – prima dell’approvazione – ai classici passaggi in commissioni parlamentari, conferenza unificata, Consiglio di Stato, contiene importanti novità in tema di commissioni di gara. Modifiche che incidono (incideranno) sia sull’articolo 77 sia sull’articolo 78 dell’attuale decreto legislativo 50/2016.
Il RUP è incompatibile con il ruolo di commissario di gara se ha approvato (o modificato) la legge di gara
Dott. Stefano Usai
Il Tar Puglia, sezione II di Lecce con la recente sentenza del 23 gennaio 2017 n. 93 fornisce interessanti spunti per la ricostruzione dei limiti/intensità della incompatibilità del RUP a far parte della commissione di gara.
La sentenza pur pronunciandosi in ambito del pregresso codice degli appalti (e quindi dell’articolo 84 del decreto legislativo 163/2006) consente però di esprimere importanti considerazioni anche in relazione al comma 4 dell’articolo 77 del nuovo codice degli appalti che, a ben vedere, estende l’incompatibilità non escludendo più il presidente della commissione di gara come accadeva nel pregresso regime normativo.
La redazione dei verbali di gara nel nuovo codice degli appalti
Dott. Stefano Usai
La recentissima sentenza del Tar Abruzzo, L’Aquila, sez. I, del 2 gennaio 2017 n. 2 si sofferma sulla tematica della corretta redazione dei verbali delle varie sedute della commissione di gara in relazione agli aspetti della contestualità (se sia o meno necessaria) e per quanto concerne la completezza ed esaustività. Il pronunciamento riguarda l’articolo 78 del pregresso codice ma, per le varie sottolineature, ben si presta ad essere degna di considerazione anche in relazione al nuovo codice degli appalti che pur non riportando la norma predetta si sofferma sulla verbalizzazione nell’articolo 155 in tema di concorsi di progettazione (in particolare il comma 4, lett. e ed f).
Il RUP negli appalti di forniture e servizi e negli acquisti aggregati
Dott. Stefano Usai
La linea guida dell’ANAC sul RUP – adottata in via definitiva con la deliberazione n. 1096/2016 - dispone in modo ampio anche sul responsabile unico del procedimento dei servizi e forniture ed affronta la tematica del RUP in caso di utilizzo di modalità aggregate nell’espletamento degli appalti. Circostanza, quest’ultima che riguarda, in particolar modo, i comuni non capoluogo tenuti ad associarsi al fine dell’espletamento delle gare nel sopra soglia (per forniture e servizi) ed in relazione a certi importi per i lavori.
Linea guida ANAC n. 3: la professionalità del RUP dei lavori pubblici (e delle concessioni) - seconda parte
Dott. Stefano Usai
Nella linea guida (definitiva) n. 3 sul RUP – adottata con deliberazione dell’ANAC 1096 del 26 ottobre 2016 - l’Authority ritorna sulla questione della professionalità del responsabile unico del procedimento. La focalizzazione sulla professionalità assurge ad elemento determinante anche per il contrasto dei fenomeni corruttive ma, ovviamente, anche in relazione alla necessità di ridurre il contenzioso determinato da gare/procedure spesso condotte in modo non corretto. Ribadito – come già precisato nello schema di linea guida – che il responsabile unico del procedimento deve “essere in possesso di specifica formazione professionale, soggetta a costante aggiornamento, e deve aver maturato un’adeguata esperienza professionale nello svolgimento di attività analoghe a quelle da realizzare in termini di natura, complessità e/o importo dell’intervento,alternativamente:
Dott. Stefano Usai
Definita dall’ANAC la linea guida sul RUP con alcune importanti modifiche rispetto allo schema (prima parte)
Con la deliberazione n. 1096 del 26 ottobre 2016 l’ANAC ha definito la Linea guida n. 3, di attuazione del D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50, relativa alla “nomina, ruolo e compiti del responsabile unico del procedimento pear l’affidamento di appalti e concessioni”. E’ noto che lo schema di linea guida del mese di giugno 2016 venne trasmesso volontariamente dalla stessa autorità anticorruzione al Consiglio di Stato ed alle commissioni competenti delle camere per l’acquisizione di uno specifico considerata la rilevanza della materia trattata.
Scelta dei commissari, nomina della commissione di gara ed obblighi di riservatezza nella valutazione: i compiti del RUP e del dirigente/responsabile di servizio
Dott. Stefano Usai
La recentissima pronuncia del Tar Piemonte, Torino, sez. I, del 21 ottobre 2016 n. 1324, pur relativa al pregresso codice, consente di analizzare alcuni aspetti cruciali – pratico/operativi – del procedimento di scelta e nomina dei componenti della commissione di gara. E’ noto che con il nuovo codice – e con l’adozione di una serie di provvedimenti (in particolare l’Albo dei commissari previsto nell’articolo 78) – la dinamica sulla nomina/composizione delle commissioni di gara è destinata a mutare profondamente.
La proposta “definitiva” della linea guida ANAC per i servizi di architettura e ingegneria
Ing. Accursio Pippo Oliveri
Alla ripresa di settembre si attende ancora, per le linee guida del direttore dei lavori e per quelle relative al direttore dell’esecuzione, l’adozione dei previsti decreti del Ministro delle infrastrutture e trasporti, (che dovevano essere adottati entro il 18 luglio 2016). Così come le deliberazioni dell’ANAC che approvano definitivamente quelle relative a:
La qualificazione, in termini perentori o ordinatori, del termine per integrare la documentazione di gara
Dott. Stefano Usai
Il Tar Abruzzo, Pescara, sez. I, con la recente sentenza pubblicata il 10 ottobre 2016 n. 327 ritorna sulla questione del tempo a disposizione dell’appaltatore – che abbia commesso irregolarità e/o presentato una documentazione carente in sede di presentazione della domanda di partecipazione alla gara d’appalto, e quindi irregolarità essenziali ma sanabili – per poter beneficiare del soccorso integrativo (ora disciplinato nel comma 9 dell’articolo 83 del nuovo codice). Il giudice si pronuncia su una questione relativa al pregresso codice degli appalti ma valida, e foriera di una serie di implicanze, anche in relazione al nuovo codice degli appalti (declinato nel decreto legislativo 50/2016).
Il parere del Consiglio di Stato sulla linea guida ANAC in tema di acquisti nel sotto soglia comunitario (seconda parte)
Dott. Stefano Usai
Nella prima parte del commento sono state analizzate alcune questioni – contenute nel parere del Consiglio di Stato n. 1903/2016 sulla linea guida degli appalti nel sottosoglia comunitario - relative alla procedura di affidamento nell’ambito dei 40 mila euro.
In questa seconda parte sembra interessante soffermarsi sulle problematiche relative ai lavori. Nel documento della commissione speciale viene in considerazione, ad esempio, la questione dell’amministrazione diretta (trattata anche nel parere dell’ANAC).
Non viene puntualizzato, però, l’aspetto fondamentale ovvero che l’amministrazione diretta non è un appalto.
Nuovo Codice: Le proposte “definitive” delle linee guida ANAC
Ing. Accursio Pippo Oliveri
Preannunciate dal Presidente dell’ANAC, Cantone, sono on line nel sito dell’Autorità, le proposte “definitive” delle linee guida ANAC su:
1. Il Direttore dei Lavori: modalità di svolgimento delle funzioni di direzione e controllo tecnico, contabile e amministrativo dell’esecuzione del contratto (art. 111, comma 1, del Codice);
2. Il Direttore dell’esecuzione: modalità di svolgimento delle funzioni di coordinamento, direzione e controllo tecnico-contabile dell’esecuzione del contratto (art. 111, comma 2, del Codice);
3. Nomina, ruolo e compiti del responsabile unico del procedimento per l’affidamento di appalti e concessioni (art. 31 del Codice);
4. Offerta economicamente più vantaggiosa (art. 95 del Codice).
5. Servizi di ingegneria e architettura (artt. 23, 24 e 157 del Codice).
6. Procedure per l’affidamento dei contratti pubblici di importo inferiore alle soglie di rilevanza comunitaria (Art.36, comma 7 del Codice)
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